2010-02-23 10:11:38
>[Il Firenze, 23/02/10]<br />«Il governo ha proposto un piano di edilizia penitenziaria e se a Firenze dovesse toccare qualche opera mi attiverò perchè sia costituito un osservatorio per monitorare sui lavori e sui costi». Lo ha detto Franco Corleone, garante dei diritti dei detenuti del Comune di Firenze che ha presentato la relazione sulla sua attività in Consiglio comunale. Corleone ha aggiunto che nel carcere di Sollicciano ci sono «da 970 a 980 detenuti, il doppio della capienza regolamentare e questo tenendo conto degli sfollamenti, altrimenti saremmo alla cifra impressionante di 1600». Il garante ha anche sottolineato che in Toscana i detenuti sono 4363?.??? (2247 sono stranieri) contro una capienza regolamentare di 3215. «Il titolo della mia relazione – ha proseguito – è molto duro e netto: ‘La misura è colma’. Lo scorso anno è accaduto di tutto, dalle proteste dei detenuti, al sovraffollamento e al numero dei suicidi: mi auguro che il 2010 non sia la ripetizione in peggio del 2009». Per Corleone «bisogna avere il coraggio di lanciare un piano per la scarcerizzazione dei tossicodipendenti », ma anche di intervenire sulle custodie cautelari e sulle misure alternative, altrimenti «il numero continuerà ad aumentare». «Chiedo al Comune – ha concluso – di impegnarsi per trovare una sede in città per i detenuti semiliberi, o posti adeguati per le detenute madri. C’è poi il problema di garantire la scuola nel carcere minorile». Proprio il consiglio comunale di Palazzo Vecchio ha approvato all’unanimità un ordine del giorno per organizzare un incontro, a Firenze, con il ministro della Giustizia Angelino Alfano per discutere del problema dei penitenziari. Con l’?atto, tra i vari punti, si invita il sindaco Matteo Renzi anche a «promuovere le azioni necessarie, in attiva sinergia con altre istituzioni coinvolte, per raggiungere gli obiettivi indicati come prioritari dal garante e dalle organizzazioni sindacali e dagli operatori di polizia penitenziaria ». Tra gli obiettivi, si legge nel documento, «reperire una sede da destinare alla residenza di persone in semilibertà, e un alloggio da adibire a casa famiglia per le detenute madri con figli minori; farsi portavoce verso la Regione Toscana per una piena realizzazione della delega di tutela della salute dei carcerati; farsi portavoce verso il governo delle allarmanti condizioni di sovraffollamento in cui versa anche il carcere fiorentino, affinchè siano presi provvedimenti urgenti, utili alla riduzione del numero delle persone che oggi sono ristrette»

Redazione

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