Palazzo Vecchio congela il project

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2010-02-25 08:05:43

>(Il Corriere Fiorentino, 25/02/2010) I privati restano dove sono, il pubblico non prenderà la maggioranza. E il project financing viene «cristallizzato» da Palazzo Vecchio, fino a quando non saranno risolti tutti i contenziosi legali, non si concluderanno tutti i processi. Firenze Parcheggi non andrà verso il «ribaltamento delle quote», cioè l’acquisizione del 52 per cento di Firenze Mobilità, la società del project financing. Un passaggio che avrebbe significato l’uscita, quasi totale, dei privati che hanno costruito i parcheggi Beccaria, Alberti e Fortezza e il sottopasso di viale Strozzi (Baldassini Tognozzi Pontello in testa) e avrebbe portato Firenze Parcheggi ad assumersi tutti i rischi di impresa per la gestione degli stessi parcheggi i cui ricavi devono ripagare i debiti contratti per finanziare l’operazione. Uno stop, quello annunciato da Carlo Bevilacqua, presidente di Firenze Parcheggi, che porta a congelare tutta la situazione, e a porre un fermo ad una iniziativa che ha coinvolto tutta la vecchia amministrazione e che è stata voluta dagli industriali, dal sindaco Leonardo Domenici, passando per la Camera di commercio, Confesercenti, Adf. Osteggiata da sinistra e anche da destra. «Ora ci fermiamo. Prendere la maggioranza? Dovrebbero pagarci loro» ha detto ieri il presidente della società a maggioranza comunale, alla sua prima uscita «pubblica» nella commissione controllo presieduta da Marco Stella (Pdl). Bevilacqua, un tecnico, ex capogruppo Pdl in Provincia, scelto dal sindaco Renzi (Pd) per guidare Firenze Parcheggi, ha anche annunciato che la spa pubblica ha chiesto 650 mila euro a Firenze Mobilità per alcune «spettanze», attività che dovevano essere gestite dalla spa pubblica, «tagliate» quando fu cambiato il progetto alla Fortezza per le polemiche politiche sul parcheggi e mai rimborsate. Un duro colpo, per un’azienda «senza governance», visto che il presidente Vincenzo Di Nardo ha deciso di farsi da parte dopo la «forte esposizione» seguita alle notizie di stampa per l’inchiesta del G8 (nel quale non è indagato). Non solo: Firenze Mobilità, ha ricordato lo stesso Bevilacqua, ha chiesto una completa ristrutturazione del debito «utilizzando l’articolo 67 della legge fallimentare». Cioè ha spalmato i finanziamenti in modo diverso, più sostenibile: sarà una situazione ancora sostenibile adesso? «Non so come faranno», dice lo stesso Bevilacqua. Due mesi fa, fu il sindaco Renzi ad annunciare che ci sarebbe stato il ribaltamento dello quote, che era stato trovato un accordo tra Firenze Parcheggi e i privati di Firenze Mobilità. Ma tutto cambia. «Diciamo che il project è congelato », sono le uniche parole dell’assessore alle partecipate e all’innovazione Angelo Falchetti. Prima vogliono vederci chiaro, capire come finirà il processo sul sottopasso di viale Strozzi e i parcheggi, dove il Comune è parte lesa (indagati sono, tra gli altri, le aziende costruttrici, il presidente Di Nardo, il responsabile del procedimento per il Comune Gaetano Di Benedetto). E proprio questo procedimento ha fermato l’accordo annunciato da Renzi: la perizia del tribunale ha indicato un danno, per Palazzo Vecchio, di 26 milioni di euro, una cifra più del doppio superiore a quella che sarebbe stata «sanata» dall’accordo, c’era il rischio di un possibile danno erariale. Ma c’è di più. C’è il fatto che i canoni che Firenze Parcheggi paga a Firenze Mobilità vengono considerati troppo alti e non sostenibili da Bevilacqua (e Falchetti). C’è il fatto che Firenze Parcheggi ha inviato tutta la documentazione del project alla procura della Repubblica (specificando però in una lettera all’ex presidente Francesco Brizzi che negli atti da lui sottoscritti non è stato evidenziato «alcuna carenza di regolarità degli atti medesimi nè dei relativi poteri ad eseguirli», ha scritto Bevilacqua). E con queste, sono tre le copie in mano ai magistrati, oltre a quelle acquisite direttamente dalla Guardia di Finanza e quelle inviate dall’allora assessore Tea Albini. Anche lei ieri presente in commissione, protagonista di una sorta di «controrelazione» a Bevilacqua con tanto di atti e documenti ufficiali votati dal consiglio: «Tutto pubblico, tutto trasparente». Trasparenti sono anche i conti di Firenze Parcheggi: ma in rosso. «Nel 2008 la società ha chiuso con una perdita di 774 mila euro, nel 2009 è ipotizzata una perdita di oltre un milione di euro—ricorda Stella dopo l’audizione —La perdita è prevalentemente causata dai parcheggi come piazza Alberti, meno 819 mila euro, del parcheggio della Fortezza che perde circa 505 mila euro, del parcheggio della Leopolda che perde 722 mila euro. Nel bilancio di Firenze parcheggi i canoni che la società riconosce a Firenze Mobilità per il 2010 ammontano a 2 milioni di euro ». Bevilacqua li definisce una «mela marcia», Falchetti vorrebbe ricontrattarli con Firenze Mobilità: lo ha chiesto già l’estate scorsa, con scarsi successi. Ora tornerà alla carica. Forse dopo che Firenze Mobilità avrà scelto il nuovo presidente: fino ad aprile la gestirà un commercialista. Marzio Fatucchi

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