Pochi, maledetti e subito: così si svende la città

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2010-03-01 15:52:40

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<div><strong style="color: #000099;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-size: x-small;">Confermata la preoccupante ipotesi del Fondo immobiliare</span></span></strong><br /><br />Pochi, maledetti e subito. Non vorremmo che fosse questo il nuovo slogan della Giunta, che, per avere al più presto i soldi necessari per i famosi ‘investimenti’ annunciati, accarezza l’idea di un Fondo immobiliare. Così abbiamo appreso dalla stampa, e così ci ha confermato l’Assessore Falchetti rispondendo ad una nostra domanda di attualità. <br /> <br /> Falchetti in sostanza conferma che parte del prezioso patrimonio del Comune potrebbe essere  ceduto a banche o altri soggetti, a prezzi che difficilmente saranno quelli di mercato, pur di avere in cambio denaro sonante in tempi rapidi. In pratica c’è il rischio che sia una svendita. <br /> <br /> Questa ipotesi ci allarma e ci sconcerta per le possibili conseguenze economiche ed urbanistiche, rispetto alle quali la risposta dell’Assessore non ci tranquillizza.<br />
<div>Ci sono troppi punti ancora oscuri che, ci viene detto, saranno chiariti al momento di bandire la gara per scegliere chi gestirà il fondo, uno su tutti la questione degli oneri per regolarizzare gli immobili da cedere. A chi spetteranno? <br /> <br /></div>
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Inoltre resta del tutto irrisolta la questione degli inevitabili cambi di destinazione d’uso. E’ vero che, come ogni decisione urbanistica, restano di competenza dell’amministrazione, ma come si pensa di trovare acquirenti per una scuola dismessa o un palazzo vincolato senza che<strong> </strong>vi sia la possibilità di trasformare la destinazione?  <br /> Siamo molto preoccupati di questa operazione che ha tutto l’aspetto di un regalo alle banche e ai soliti noti, a danno della collettività. Per questa ragione continueremo ad opporci alle alienazioni del patrimonio e in particolare a questa modalità, poco trasparente e svantaggiosa anche economicamente

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Redazione

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