2010-02-20 07:39:38
><p>[La Repubblica Firenze, 04/02/2009]<br />L´inchiesta del G8 che si aggiunge alle altre inchieste. I cantieri bloccati e quelli a rischio. I poteri speciali che lo stesso sindaco Matteo Renzi giudica più lontani, come del resto anche la legge speciale promessa da Berlusconi. Che ne sarà di Firenze?<br />Il direttore Cna Luigi Nenci è preoccupato: «Da un anno dico che la legge speciale è improponibile. E chi si era illuso, a cominciare dagli industriali, ci ha fatto perdere oltre un anno di tempo cullandosi su una chimera. Legalità e sviluppo non sono però in contrapposizione». Il presidente di Confindustria Giovanni Gentile tiene duro: «Il progetto di una legge speciale non è archiviato, la nostra proposta non era quella di poteri speciali, muoveva piuttosto dall´idea che questa città dà allo Stato più di quanto riceve. Il rischio è che con la crisi si fermi l´economia: lancio l´allarme sul Piano strutturale, deve essere approvato entro luglio pena il blocco totale».<br />Il parlamentare Pdl Gabriele Toccafondi attacca Renzi: «Come fa a lamentarsi il sindaco col governo? Ha stanziato 1,5 milioni sul capitolo Firenze dalla modernità alla contemporaneità». Da Palazzo Vecchio si fa sapere che 600mila euro serviranno al restauro del Tepidarium, il resto deve essere ancora destinato. Il presidente della Camera di Commercio Vasco Galgani ha un timore: «Che nessuno ora voglia mettere la firma sulle opere ancora ferme». E per questo chiede un commissario «ad acta» nominato dal governo per la Scuola dei carabinieri. Il segretario Cgil Mauro Fuso si rivolge al sindaco: «Renzi non poteva sperare di governare nell´attesa di poteri speciali, ora si rassegni: lo dovrà fare con le leggi ordinarie come si fa in democrazia. Si finisca le tramvie, si faccia la Tav. E occhio a trasferire gli uffici al Multiplex: così si svuota il centro».<br />Il presidente degli architetti Antonio Bugatti chiede uno scatto: «Renzi convochi le forze sane ad un tavolo: solo così la città potrà ripartire. Attenzione però, agli uffici dell´edilizia ci sono 700 pratiche bloccate». Il docente di architettura Marco Sala confessa: «A volte mi chiedo, che ho fatto di male per nascere a Firenze? Renzi parla del Multiplex, ma gli altri contenitori? Non si vede un quadro unitario e si finisce poi per vendere metà patrimonio senza discutere se e come questi edifici potevano servire». Uliano Ragionieri della Confesercenti: «Renzi rinunci all´idea dell´uomo solo al comando». <br />Ornella De Zordo di «perUnaltracittà», possibile presidente della commissione sui lavori: «È fallita l´urbanistica dei guadagni centuplicati. E l´economia del terzo millennio non può ripartire con la cementificazione». Giorgio Van Straten, consigliere Rai: «La colpa non è da attribuire tutta a Firenze, questa è una città che ci sta provando, vedi la tramvia: le indagini proseguano ma non si blocchi tutto». L´ad di Pitti Immagine Raffaello Napoleone è ottimista: «È iniziato un processo di rinnovamento sui grandi cantieri, la situazione critica di oggi porterà ad una maggiore trasparenza». Mentre il demografo e senatore Pd Massimo Livi Bacci s´interroga: «Se un´amministrazione ha obiettivi precisi può ridurre le incertezze burocratiche. C´è anche qui un sistema gelatinoso? È possibile ma questa città è una manifattura di talenti». <br />di Ernesto Ferrara e Massimo Vanni</p>
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Redazione

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