2010-02-20 07:41:20
><p>[La Repubblica, 20/02/2009]<br />«Guardo i ragazzi e le ragazze accanto a me sul palco: hanno facce la cui felicità riesce a cancellare i segni della stanchezza, hanno sguardi che mi sarà difficile dimenticare, lo sguardo di chi sa di averla fatta grossa, ma ricomincerebbe subito. Poi spengo la luce: che sia stato tutto un sogno?». Gianfranco Mascia, blogger, giornalista freelance, fondatore, al tempo del fax, dei Bobi (i comitati Boicotta il Biscione), animatore dei Girotondi, racconta l´emozione di quel 5 dicembre 2009 che ha «spiazzato» un po´ tutti, partiti e classe dirigente. Quell´autoconvocazione che parte dalla Rete e travolge gli argini, quelle centinaia di migliaia di persone in piazza che urlano: «Dimissioni! Dimissioni!». <br />L´azzardo ora ritorna. L´appuntamento è per sabato prossimo, a Roma, piazza del Popolo, quando i viola arriveranno da tutta Italia al grido di «Basta! La legge è uguale per tutti». L´Italia dei Valori sarà ancora della partita e Bersani da subito assicura: «Non mancheranno i nostri militanti». Altre uscite nel mese di marzo: un «No razzismo Day» a Milano, e un «No Mafia Day» a Reggio Calabria. I viola sono vivi e già si raccontano. Esce in questi giorni "Il Libro viola – Storia del Movimento No B-day" (edizioni Baldini Castoldi Dalai), copertina ovviamente viola, diario della prima manifestazione di massa promossa via web. Mascia è stato uno dei protagonisti di quella giornata, di «quella cosa grandissima e inaspettata» che ha sconfitto «il pensiero pigro» di tanti italiani delusi dalla politica.<br />Il libro parte da lontano, ricostruisce le origini dell´antiberlusconismo, basate sull´»anomalia tutta italiana» del cosiddetto «Uomo Nuovo» che «non ha un megafono, ma tre reti televisive». Conflitto di interessi mai risolto. Frecciata, nelle prime pagine, anche a Walter Veltroni. Era lui, racconta Mascia, il responsabile dell´Informazione a Botteghe Oscure quando due giudici ordinarono il black out televisivo della Fininvest in Piemonte, Lazio e Abruzzo. Motivo: «Trasmetteva su scala nazionale malgrado la legge non lo consentisse». Veltroni criticò il black out, preoccupato «per le abitudini degli utenti». Mascia riporta le sue parole: «Non è così che si risolvono i problemi».<br />Storia ripercorsa tante volte, quella della nascita dello strapotere mediatico di Berlusconi. Storia che, secondo Mascia, porta dritta all´esplosione dell´onda viola. Storia scandita anche da una terribile esperienza personale che l´autore ha il coraggio di rievocare. 18 febbraio 1994: Mascia, con i suoi Comitati di boicottaggio, dà fastidio. A Ravenna, nel suo studio, ignoti fanno irruzione, «mi seviziano con un manico di scopa». Pare fossero personaggi vicini all´estrema destra veneta. «Questo episodio mi è costato tanto», scrive Mascia che trova utile ricordare «in quale contesto può nascere questo genere di violenza».<br />Deluso dai partiti, anche da quelli che ha contribuito a fondare, come i Verdi, subito abbandonati perché troppo interessati al «loro percorso nazional-istituzionale». Sconcertato «dalla logica da vecchio politburo», rintracciata a volte persino in Sel, la creatura vendoliana, allergica «alle modalità aperte, virali e ironiche della Rete». Ecco che Mascia ritrova energia altrove, cliccando su Facebook e scoprendo che un anonimo «San Precario» sta convocando i frustrati cittadini italiani che vogliono le dimissioni di Berlusconi, dopo la bocciatura del Lodo Alfano.<br />Nasce il «popolo viola» (colore «a metà strada tra passione e intelligenza»). Di Pietro e Ferrero afferrano al volo l´occasione, il vertice Pd è prudente. Bersani non verrà alla manifestazione ma scriverà su Facebook un messaggio in cui dichiara interesse per l´inedito fenomeno. «Stile burocratico-politico», chiosa l´insoddisfatto Mascia. E adesso? Adesso si torna in piazza il 27. Da lì partirà l´appello ai senatori perché non votino la legge sul legittimo impedimento già passata alla Camera. I viola vanno avanti, senza un capo, con la formula dell´»intelligenza collettiva». Parte dei proventi del libro, dice Mascia, sarà usata per la creazione di «un giornale online» che aiuti a «imbrigliare l´energia sana di questo Paese». <br />di Alessandra Longo</p>
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Redazione

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