2010-03-04 08:01:14
>[Corriere Fiorentino, 04/03/2010] C’è un altro indagato per la costruzione del nuovo auditorium del Maggio musicale fiorentino. Oltre ad Angelo Balducci, ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici e a Fabio De Santis, ex provveditore alle opere pubbliche della Toscana e Umbria, i sostituti procuratori Luca Turco, Giuseppina Mione e Giulio Monferini hanno iscritto sul registro degli indagati anche Claudio Cerasi, presidente della Sac spa, l’impresa che si era aggiudicata, con l’Igit spa, i lavori del nuovo teatro comunale. Per tutti la Procura ha formulato l’ipotesi di concorso in corruzione nell’ambito del capitolo della maxi-inchiesta che riguarda la realizzazione del nuovo auditorium. <br />Il procedimento rimarrà ancorato a Firenze, dove i carabinieri del Ros hanno cominciato a trovare riscontri agli intrecci legati all’appalto del Nuovo Maggio, quello finito in mano «alla cricca di Veltroni e Rutelli», come dicono nelle intercettazioni l’architetto Marco Casamonti e l’ex presidente di Firenze Mobilità Vincenzo Di Nardo, anche lui iscritto nel registro degli indagati per concorso in corruzione continuata ma anche per associazione a delinquere aggravato dalla finalità mafiosa. Nei giorni scorsi erano già emersi particolari sul Nuovo Teatro del Maggio, come nel caso della consulenza esterna affidata all’avvocato romano Guido Cerruti. Una consulenza su incontri e aggiornamenti dei lavori del nuovo auditorium, che è stata sequestrata dal Ros dei carabinieri e che è costata 100 mila euro. Una consulenza definita «fumosa» dal gip di Perugia Paolo Micheli. Intanto continuano gli interrogatori, in attesa della prossima tappa dell’inchiesta. In carcere hanno nuovamente risposto alle domande del giudice i quattro arrestati — arrivati ormai alla terza settimana in cella e alla seconda ordinanza di custodia cautelare— in Procura a Firenze è toccato a due avvocati indagati che hanno chiesto di essere ascoltati. Tutti respingono le accuse, tutti si dicono soddisfatti degli interrogatori, ma per il momento tutti restano dove sono. Il gip di Perugia Paolo Micheli ha ricevuto le istanze di scarcerazione sulle quali dovrà decidere nei prossimi giorni. In Procura a Firenze invece i pm Giuseppina Mione e Giulio Monferini hanno interrogato l’avvocato romano Guido Cerruti, l’uomo che secondo le indagini collezionava numerose consulenze grazie ai suoi rapporti di amicizia al ministero (tra cui anche la scuola marescialli) e l’avvocato Raffaella Di Tarsia Belmonte, sua collaboratrice incaricata di seguire da un punto di vista operativo la Btp per riottenere l’appalto per la costruzione della nuova Scuola marescialli ma anche del cantiere dei Nuovi Uffizi. <br />Nella primavera 2009 Riccardo Fusi, secondo le indagini, aveva affidato l’incarico di assistenza proprio all’avvocato Cerruti proprio per riuscire ad aggiudicarsi nuovamente i lavori che aveva perso dopo un contenzioso con il Ministero delle Infrastrutture. Fusi invece respinge l’accusa di avere partecipazioni societarie insieme all’onorevole Denis Verdini. I legali Sandro Traversi e Sara Gennai spiegano che «la Parved spa fu costituita il 28 febbraio 2005 da Denis Verdini per il 98 per cento e da Emanuela Corsini per il 2 per cento. Il 6 novembre 2006 le intere quote (100 per cento) furono acquistate da Riccardo Fusi e la sorella Milva Fusi e, successivamente, il 28 novembre 2006 fu modificata la denominazione sociale da Parved spa in Parfu spa e trasferita la sede a Prato, come da atti notarili stipulati dinanzi al notaio Nardone di Prato». Ma in un rapporto del carabinieri del Ros si legge che «fra gli atti rilevati da Camera di Commercio di Firenze e Prato, al momento, non è stato rilevato l’atto di cessione delle azioni dalla coppia Verdini-Corsini alla coppia Fusi, atto ritenuto di particolare importanza sia per stabilire la data della cessione delle azioni che gli strumenti di pagamento». E agli atti si parla di una terza società la Porta Elisa srl, dove per il Ros si ritrovano ancora una volta Verdini e Fusi insieme.

Redazione

Ultimi post di Redazione (vedi tutti)
- 1° Maggio, fermiamo sfruttamento e guerra per una vita più bella - 29 Aprile 2025
- Fermiamo la strage degli omicidi sul lavoro per un primo maggio di protesta e lotta - 29 Aprile 2025
- Sostieni il nostro lavoro con il tuo 5×1000 - 29 Aprile 2025