De Santis si difende dal carcere. Cena al Four Season per festeggiare la sua nomina

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2010-03-07 22:10:34

><p style="margin-bottom: 0cm;">[La Nazione Firenze, 07/03/2010]</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">«Non ho mai favorito la Btp e non ho adottato alcun atto affinché l’impresa di Fusi riottenesse l’appalto per la scuola marescialli». Si è difeso così l’ex provveditore alle opere pubbliche della Toscana, Fabio De Santis, nelle due ore di interrogatorio di garanzia avvenuto ieri pomeriggio nel carcere milanese di San Vittore. «Ha risposto alle domande — ha spiegato uno dei suoi difensori, l’avvocato Alfredo Gaito — ricostruendo con minuzia tecnica la vicenda della scuola marescialli e spiegando di aver lavorato per raggiungere una soluzione transattiva fra la Btp e il ministero, in modo da non far perdere soldi allo Stato, che aveva perso l’arbitrato. Ha ammesso di conoscere l’avvocato Cerruti e di averlo presentato a Fusi, senza che in questo ci fosse un interesse personale. Appalti per il G8? La Btp non ne ha avuti».</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Ma il legale dell’ex provveditore è partito anche all’attacco della procura di Firenze: «Ci siamo riservati di sollevare un’eccezione di competenza, che secondo noi non è della procura di Firenze ma di quella romana. Nelle contestazioni si parla di fatti avvenuti a Roma e Firenze. Bisogna capire quali siano i più gravi e quali siano avvenuti prima».</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">La prossima settimana si annuncia foriera di ulteriori novità. Innanzitutto sembra sempre più pesante la posizione di Denis Verdini, indagato per corruzione e, di fatto, dichiaratosi colpevole di manifesta raccomandazione per Riccardo Fusi. Il quale Fusi ha davanti a sé delle giornate che si annunciano molto intense. Se infatti il tribunale del Riesame dovrà valutare l’impugnazione della procura sulla bocciatura, da parte del gip Rosario Lupo, della richiesta di custodia cautelare a carico dell’imprenditore pratese, mercoledì pomeriggio Riccardo Fusi si presenterà dal pm Luca Turco con i suoi avvocati Sandro Traversi e Sara Gennai. Fusi dovrà faticare non poco — e parlare molto… — per cercare di uscire dall’angolo. La procura si aspetta una sua piena collaborazione che, al momento, appare l’unica via per evitare di finire in cella.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Dalle carte dell’inchiesta, comunque, emergono ogni giorno nuovi particolari. Come quello del luglio del 2009, quando Fabio De Santis affittò una parte di un noto albergo fiorentino e spese la bellezza di undicimila euro per festeggiare alla grande la nomina a provveditore delle opere pubbliche della Toscana. De Santis invitò a quel ricevimento molti degli imprenditori coinvolti oggi nell’inchiesta sui grandi eventi come Diego Anemone, Francesco De Vito Piscicelli e Riccardo Fusi, oltre ad Angelo Balducci, a Denis Verdini (che però, alla fine, non partecipò) e all’avvocato Guido Cerruti.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Secondo la procura di Firenze, la nomina di De Santis sarebbe stata caldeggiata dallo stesso Verdini in funzione degli interessi dell’impresa di Fusi, la Baldassini-Tognozzi-Pontello, di rientrare nell’appalto della Scuola dei Marescialli, da cui era stata estromessa in favore della Astaldi.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">In merito al ricevimento «in cui — scrive il gip Rosario Lupo — si parlerà di affari», il giudice riporta le intercettazioni, come quella fra De Santis e Fusi, in cui, dopo aver accennato «alla questione del cantiere della scuola marescialli» l’imprenditore dice al provveditore che Verdini non parteciperà: «Ti volevo dire che mi ha chiamato quella persona che mi avevi dato l’invito a me. Non ce la fa stasera. Mi ha mandato un messaggio ora perché non so che impegni ha avuto, io faccio il portavoce».</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">De Vito Piscicelli, dopo essere stato invitato da De Santis, annota ancora il gip, «chiama Fusi per chiedergli, il pomeriggio dell’11 luglio, il permesso di atterrare con il suo elicottero nella piazzola presso la sede della Btp a Calenzano, per poi partecipare al ricevimento».</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Fra gli altri invitati, compaiono i nomi dell’avvocato Guido Cerruti e quelli di alcuni funzionari del ministero per le infrastrutture. Il 3 luglio, sottolineava il gip, Diego Anemone assicura a De Santis la sua presenza e quella del fratello Daniele, con le rispettive consorti, al ricevimento organizzato per l’11 luglio. De Santis riferisce di aver avuto assicurazione dallo stesso Balducci della sua presenza: «L’ho messo al tavolo con tutti i senatori — dice De Santis — non mi può dare buca».</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">di Gigi Paoli

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