2010-03-04 07:52:57
>[Corriere Fiorentino, 04/03/2010] Btp, scatta l’operazione salvataggio contro una «grande abbuffata» di gruppi nazionali. C’è il rischio che, ai problemi finanziari, si leghino le difficoltà contingenti connesse alle vicende giudiziarie, facendo uscire di scena l’unica impresa di grandi costruzioni della nostra regione, «mangiata» dagli altri colossi del settore. Btp è una realtà unica, per dimensioni, in Toscana. E con grandi problemi. «Risolvibili», dicono i sindacati. «C’è un piano credibile per la ristrutturazione, soprattutto finanziaria», aggiunge il presidente della Camera di commercio di Firenze Vasco Galgani. Tutti preoccupati per l’impatto che un disimpegno della proprietà di Baldassini Tognozzi Pontello potrebbe avere sull’occupazione. Si parla soltanto di ipotesi, il temuto disimpegno, ad oggi, non c’è.<br /> <br />Riccardo Fusi, coinvolto nell’inchiesta sul G8, si è fatto da parte, lasciando il timone di Btp all’ex presidente del Consorzio Etruria, Armando Vanni. «L’abbiamo incontrato, ci ha dato assicurazioni sul futuro dei dipendenti», dice Flavia Villani della Fillea Cgil. Vanni li ha visti la scorsa settimana, «ci ha detto che non ci sono dismissioni di manodopera in vista, né tra gli operai né tra i tecnici. La questione più grande è l’approvazione del piano industriale, da confrontare con le banche per il finanziamento del gruppo».<br /> <br />Un nutrito gruppo di banche, una quarantina, vantano crediti per circa 900 milioni di euro: i principali gruppi finanziari coinvolti sarebbero Bnl, Intesa-San Paolo, Unicredit, Monte dei Paschi, Popolare Milano e Unipol. La cifra la conferma lo stesso Galgani: «Sì, credo che sia una cifra corretta, abbastanza, o molto, vicina alla verità — dice il presidente della Camera di Commercio— A fronte però, è giusto dirlo, di oltre un miliardo e mezzo di portafoglio ordini e lavori in corso». Ma la preoccupazione resta: «Non tanto per le conseguenze giudiziarie che l’azionista o gli azionisti potrebbero avere dopo le note vicende. Ma perché, al di là del dispiacere umano, la preoccupazione è per la sorte della Btp — dice Galgani— Uno degli ultimi baluardi dell’imprenditoria toscana; per le duemila persone che lavorano in quest’azienda, e per l’indotto».<br /> <br />Insomma, occorre fare tutto il possibile per sostenere una realtà di cui la Toscana ha bisogno, questo il messaggio di Galgani. E le soluzioni ci sono. Un piano di ristrutturazione che passa dal pool delle banche creditrici. «Secondo me è la soluzione— ne è convinto il presidente della Camera di Commercio— nella misura in cui la proprietà ora mettesse nella disponibilità dell’operazione alcuni asset che più facilmente potrebbero dare liquidità. Se così fosse, sarebbe molto più facile il compito del sistema bancario che da 10 mesi sta lavorando alla ristrutturazione del debito, e più in generale industriale, della Btp». Galgani non lo dice, ma Fusi e soci si sarebbero detti disponibili a ragionare di una possibile dismissione del gruppo alberghiero a loro legati, la Una Hotel. Si vendono i gioielli di famiglia? No, secondo Galgani si cerca solo di rendere possibile la permanenza di Btp nel nostro territorio. «Il fatto che il sistema bancario sia disposto, su un piano di ristrutturazione, a continuare a investire o, in forma misurata, a elargire credito, sta a significare che l’azienda c’è, non è decotta». Le banche entrerebbero anche nel Cda della Btp, con un proprio direttore finanziario.<br /> <br />L’alternativa? Il rischio di una «grande abbuffata»: non essendoci altri gruppi di costruzione toscani (se non in cordata), solo i grandi gruppi nazionali potrebbero dirsi interessati a Btp. «È già successo che arrivi un soggetto esterno, entri in un’azienda fiorentina, ne acquisisca ordini e competenze, e poi dica arrivederci. Noi — dice Galgani — abbiamo a cuore che non si disperda un gran numero di occupati e un’azienda che, al di là delle vicende passate e presenti, ha fatturato oltre 500 milioni di euro l’anno. Non lo dico perché amo un imprenditore in particolare, ma perché si tratta di una presenza importante per questo territorio».

Redazione

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