2010-03-04 08:02:47
>[Corriere Fiorentino 04/03/2010] Il project financing, cioè il finanziamento a lungo termine di privati per costruire e gestire opere pubbliche, è uno strumento che Btp ha usato molto in questi anni. Il capitolo «Firenze Mobilità», il project per realizzare alcuni parcheggi e il sottopasso di viale Strozzi nel capoluogo, torna spesso negli atti dell’inchiesta che la Procura fiorentina ha depositato al Tribunale del Riesame di Perugia. Dagli atti, emerge che il project financing è uno strumento privilegiato per la Btp, usato anche per la bretella Lastra a Signa-Prato. E dietro al project c’è una filosofia delle varianti che spunta dalle telefonate intercettate dai carabinieri del Ros.<br /> Affari & politica Nella foto grande, l’ex presidente della società di costruzioni Btp, RIccardo Fusi, in via de’ Servi. Sopra, Angelo Balducci, ex presidente del Consiglio superiore per le Opere pubbliche. Sotto, Vincenzo Di Nardo, ex presidente di Firenze Mobilità Il caso al quale si fa riferimento è appunto quello dei lavori per la costruzione della bretella stradale a pedaggio Lastra a Signa-Prato, cui partecipa Btp. Ne parlano in una lunga conversazione l’ex presidente del’impresa di costruzioni Riccardo Fusi, accusato di concorso in corruzione e associazione a delinquere aggravata dalla finalità mafiosa, e l’attuale presidente di Btp ed ex del Consorzio Etruria Armando Vanni, al momento estraneo all’inchiesta. <br />È il 26 novembre del 2009. E Vanni chiama Fusi: in realtà si analizza la questione della linea 2 della tramvia di Firenze e si porta come esempio la questione della bretella. L’industriale pratese informa Vanni di aver richiesto all’attuale presidente di Consorzio Etruria Luigi Minischetti di «levare Bartaloni» (Fabrizio, presidente della Tram Firenze spa, ndr): «Gli ho fatto tutto il discorso che abbiamo fatto. Sto parlando di tramvia e gli ho detto: "Bisogna fare un tavolo urgente perché io così non ci sto. Altrimenti bisogna fare un consiglio: levare Bartaloni emettere uno che tuteli perché così non può andare"» . Vanni risponde: «Ieri sera gli avevo telefonato e l’avevo preparato, non facendogli numeri precisi ma facendogli questo esempio: "Te c’hai la bretella, la Prato-Signa, i numeri — a me non mi fregate — perché li ho fatti io, li abbiamo fatti insieme: per cui lì si sa che siamo intorno ad un 30%". Gli ho detto: "Gigi, se te devi vendere la bretella, quando partirà non la puoi vendere a un numero che è inferiore ad un 25%. Qui si tratta di lavori che per una storia o per l’altra non sono andati in gara. Perché se la bretella fosse andata in gara, ma figurati te se non avremmo fatto un 20-30% già allora. Abbiamo fatto tutte le varianti che c’è parso. Ora la stessa cosa vale anche per la linea 2 perché è un project, ci s’è lavorato, non abbiamo avuto concorrenti, per cui l’abbiamo presa a prezzo pieno. Qui stiamo parlando di due cose straordinariamente interessanti che c’è voluto 10 anni per fare, ma che sono a prezzo pieno per cui non è che si possa parlare di cifre ". Gli ho detto che "questo è un lavoro veramente cantierabile nel giro di 15 giorni". Lui era molto convinto» .

Redazione

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