2010-03-08 22:01:22
>[perUnaltracittà 07/03/2010] Emergenza Casa, fermiamo la guerra tra poveri<br />Ornella De Zordo ha partecipato oggi alla conferenza stampa indetta dal Movimento di Lotta per la casa<br /><br />Cambiano le giunte, cambiano le amministrazioni, quello che non cambia è la pratica di esclusione degli strati più deboli della popolazione da un diritto fondamentale quale quello ad una abitazione. Anzi, in tempi in cui una crisi globale viene deliberatamente fatta pagare alle classi subalterne, si aggrava ancora e si allarga il disagio abitativo, come ormai da anni viene puntualmente denunciato da movimenti e associazioni, a partire dal Movimento di lotta per la casa. In un quadro come questo, che vede a Firenze l’esecuzione di 70 sfratti al mese, in maggioranza per morosità di chi non può più permettersi affitti altissimi magari avendo perso il lavoro, sarebbe vitale un intervento pubblico di protezione sociale verso i soggetti più deboli, e di incremento del patrimonio da mettere a disposizione.<br /><br />Invece l’Amministrazione, inerte per quanto riguarda politiche di aumento dell’offerta, e che anzi studia giganteschi piani di alienazione del patrimonio, se la prende proprio con le situazioni più difficili, con chi è in grande difficoltà: annuncia sgomberi a tappeto, sia per occupazioni di spazi inutilizzati in cui trovano dimora, pur precaria, tanti cittadini e cittadine italiani e stranieri, come all’ex Meyer o in viale Matteotti, sia per quei pochi alloggi di edilizia popolare occupati da anni da famiglie in difficoltà che non trovavano risposta né soluzione, e che pagano comunque regolarmente un canone a Casa spa.<br /><br />Non è questo il modo di affrontare un problema drammatico, non è sbattendo per la strada intere famiglie, non è scatenando una guerra fra poveri. Ci vorrebbe un impegno straordinario, a partire dalla assunzione di un principio base: la casa è un diritto di tutti, non un affare di pochi, e una delle priorità di una amministrazione dovrebbe essere proprio garantire quel diritto, a partire da chi più ne ha bisogno. Serve allora una politica di recupero delle case popolari non assegnate, la realizzazione di nuovi alloggi per edilizia sociale, il consolidamento delle misure di autorecupero, azioni di protezione sociale per le vittime della crisi economica, progetti di recupero di aree dismesse come le caserme e di tutto ciò che viene portato avanti nelle grandi città europee per la tutela sociale e il rispetto della dignità delle persone.<br /><br />Peccato che di tutto questo a Firenze non si veda traccia.

Redazione

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