Alienazioni. Manca la destinazione futura, le stime non sono attendibili

Di / 9 Marzo 2010
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2010-03-11 10:25:21

><span style="font-size: medium;"><span style="font-size: x-small;">[perUnaltracittà 10/03/2010] </span><strong><span style="font-size: x-small;">L’operazione, legata al bilancio, anticipa e compromette il Piano Strutturale</span></strong></span><br />
<div style="color: #990000;"><span style="font-size: medium;"><strong></strong></span><span style="font-size: medium;"><strong><br /></strong></span></div>
"Le stime apposte dagli uffici dell’amministrazione comunale in calce ai singoli beni immobili da alienare risultano più che approssimative e poco compresibili, considerati i vincoli esistenti di destinazione e il loro passaggio tramite la Sovrintendenza e soprattutto mancando oggi inevitabilmente la destinazione futura degli immobili. E’ del tutto evidente infatti che ciascun bene avrà un valore di mercato che è legato a quello che sarà concesso di fare all’acquirente." E’ intervenuta così Ornella De Zordo sui nuovi dati sulle alienazioni forniti dalla giunta comunale.<br /><br />"D’altra parte – ha continuato De Zordo – se la logica delle alienazioni di pezzi importanti del patrimonio immobiliare è quella di far cassa, per ottenere la massima valorizzazione degli edifici si dovranno prevedere destinazioni d’uso che non tengono conto degli equilibri urbanistici. Si apre così la porta all’ennesima speculazione. E infatti, in che rapporto sta questo Piano delle alienazioni con un Piano strutturale – ancora da definire – che dovrebbe dettare le regole di trasformazione del territorio? Di fatto, questa operazione legata al bilancio, anticipa e quindi compromette la pianificazione urbanistica della città. <br /> <br />"Oppure, in alternativa, c’è la possibilità che le stime che abbiamo letto non vadano prese in alcun modo in considerazione perché servono per tenere in piedi un bilancio di previsione che altrimenti non si saprebbe come far quadrare" – ha concluso De Zordo

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