Ex Panificio. Biagi indagato per corruzione.

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2010-03-13 08:00:28

><p>[La Repubblica Firenze, 13/03/2010]<br />L´ex Panificio Militare, il grande complesso abbandonato in via Mariti, non è oggetto soltanto di una battaglia condotta dai cittadini ma anche di una inchiesta della procura <br />L´ex assessore all´urbanistica Gianni Biagi (Pd) è stato iscritto nel registro degli indagati per corruzione insieme con l´architetto Marco Casamonti e con l´imprenditore Riccardo Fusi, proprietario dell´area. La procura ha ritenuto infatti che nel corso del 2004 l´assessore Biagi abbia compiuto un atto contrario ai propri doveri d´ufficio garantendo che l´operazione di trasformazione immobiliare dell´ex Panificio Militare si sarebbe rapidamente realizzata, con il rilascio dei permessi da parte dell´amministrazione comunale, in cambio dell´impegno da parte di Riccardo Fusi di affidare il progetto a professionisti indicati dallo stesso assessore Biagi, e cioè Marco Casamonti, affiancato dal celebre architetto spagnolo Rafael Moneo. In effetti Casamonti e Moneo furono incaricati della progettazione, a spese del Gruppo Fusi. In seguito però Palazzo Vecchio tirò i freni e bloccò le dichiarazioni di inizio attività, anche perché si era formato un comitato di cittadini che si opponevano fermamente (e tuttora si oppongono) a quella che giudicano una colata di cemento che il quartiere, già congestionato, non potrebbe sopportare. Il Gruppo Fusi ricorse alla giustizia amministrativa e vinse.<br />Il 23 marzo 2008, dopo aver incassato la vittoria al Consiglio di Stato, Riccardo Fusi si sfoga contro Biagi: «Io farei una bella conferenza stampa dove direi: "Questo assessore bisogna toglierlo", perché uno che tre anni fa alla proprietà gli indica addirittura l´architetto che deve fare il progetto… Se lui sostiene veramente e ha sempre sostenuto che quel progetto non si può approvare, perché ci ha fatto fare il progetto?». E ancora: «C´ha fatto fare un progetto, c´ha fatto spendere i soldi, c´ha dato delle indicazioni, poi al momento che deve approvare il progetto si sono costituiti due comitati e allora dice "no, no, avete ragione" (ai comitati Ndr)». «Quello che va smontato è anche il fatto del comitato – rincara la dose Fusi – perché secondo me la gente non sa come stanno le cose. Perché la verità non la sanno. Non sanno al comitato che noi s´è detto al Comune "prendetelo voi". E quindi se non lo sanno bisogna fare una conferenza stampa e dirlo: "Signori, guardate che il fatto di fare il progetto e di fare gli appartamenti l´ha detto Gianni Biagi e c´ha detto anche quale architetto prendere"». Tre giorni più tardi, il 26 marzo 2008, i Carabinieri del Ros intercettano una conversazione fra l´allora direttore dell´urbanistica Gaetano Di Benedetto e l´imprenditore Lorenzo Giudici, che ha incontrato l´assessore Biagi trovandolo molto seccato per la pronuncia del Consiglio di Stato. Giudici racconta di aver detto all´assessore: «Io figurati: a me mi dispiace, Gianni, che tu la prenda così». Di Benedetto: «Discorsi, discorsi». Giudici: «… che tu la prenda così, però mettiti nei panni di chi ha fatto un investimento, che gli erano state fatte delle promesse. Dice (Biagi Ndr): "No, ma io non ho fatto promesse a nessuno"». Di Benedetto commenta: «Accidenti, ragazzi, gli ha fatto spendere soldi…».<br />Dopo l´arrivo in Palazzo Vecchio della giunta Renzi, l´impresa ha ripreso le trattative e ha modificato il progetto. I lavori sarebbero sul punto di partire. Il comitato ex panificio Militare chiede garanzie sul futuro della zona e ha organizzato una assemblea pubblica mercoledì 17 alle 21 nel teatro della parrocchia dell´Ascensione in via Giovanni da Empoli. Il sindaco ha assicurato la sua presenza. <br />di Franca Selvatici <br /> </p>
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