«Il Lungarno va chiuso». E per il traffico è una Caporetto

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2010-03-16 09:50:54

>[La Nazione Firenze, 16/03/2010]<br />Pignone: il restringimento della carreggiata per il cantiere non basta, ma si scopre in ritardo. Ed è il caos. I lavori su lungarno del Pignone, messi da tempo in calendario, dovevano essere realizzati con il solo restringimento della carreggiata. Questo perché la strada è considerata — a ragione — di vitale importanza per l’intera rete viaria cittadina. Poi, però, considerata la pericolosità del cantiere — a rischio per il traffico l’incolumità degli operai — ha ‘suggerito’ ai responsabili della ditta appaltatrice di allargare la zona dei lavori con la chiusura totale della strada. Il via libera pare essere arrivato per un disguido (un funzionario della polizia municipale pare abbia dato semaforo verde alla chiusura della strada) e per Firenze, a metà mattinata, è iniziato il calvario. Un percorso di ‘passione’ che ha finito per mettere in ginocchio l’intera rete viaria della città, perché via dei Vanni non ha retto l’urto del fiume metallico che subito l’ha invasa. In un attimo, poco dopo le 11,30, i viali sono diventati un lungo serpentone di auto e bus. Anche gli scooter sono rimasti invischiati nell’imbottigliamento. Solo intorno alle 13 ci si è resi conto che il caos era stato generato da un grandissimo malinteso, con i vigili che sono corsi ai riparti per provare a dipanare la matassa. Impresa improba perché ormai le code erano ovunque. Persone infuriate che hanno saltato visite e appuntamenti già fissati da tempo, con bambini lasciati a scuola con i genitori bloccati nel traffico. Insomma, uscire da Firenze percorrendo la direttrice Libertà-Isolotto è stato impossibile. Solo poco dopo le 16.30 è stato riaperto al traffico, parzialmente, il lungarno. Riapertura parziale resa possibile per il risanamento della strada in corrispondenza dell’intersezione con Ponte alla Vittoria. Mossa che ha alleggerito la congestione, ma per avvertire gli effetti benefici si è dovuto aspettare tarda sera. Inevitabile la rabbia dei fiorentini, e non. Polemiche sollevate anche dai Cobas dell’Ataf che, puntando il dito contro il Comune, si chiedono «che senso ha asfaltare ora quel tratto di lungarno, si poteva aspettare 15 giorni, aspettando che per affetto della ristrutturazione del servizio di trasporto sparissero ben 6 linee (1, 9, 16, 26, 27, 80) da quella zona?».<br />Giampaolo Marchini

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