2010-03-10 10:46:07
>[Il Corriere Fiorentino,10/03/2010]<br />Dal 21 marzo cambiano 15 linee Ataf che servono il Quartiere 4 e Scandicci. La novità è che non passeranno più nel centro di Firenze (a eccezione della 6), dove arriverà solo il tram. Slitta, invece, lo spostamento dei capolinea delle linee extraurbane da Santa Maria Novella alla Leopolda, previsto per lo stesso giorno. Il vero protagonista di tutti i cambiamenti resta il tram, che secondo il presidente di Gest e Ataf, Filippo Bonaccorsi, ha raggiunto «la media di oltre 18 mila utenti al giorno, un terzo in più delle aspettative, con solo il 5 per cento di viaggiatori senza biglietto». Le linee Ataf sono state modificate in modo da evitare sovrapposizioni. Anzi, i percorsi dei bus sono pensati per agevolare l’arrivo alle fermate della linea tranviaria e saranno attivi per 18 ore al giorno. Con la riorganizzazione delle linee si è cercato di limitare il più possibile gli attraversamenti dei bus sui binari: «Ci sono stati due incidenti, per cause tutt’altro che riconducibili alla tramvia, ma noi vogliamo evitare qualsiasi situazione di pericolosità», dice l’assessore alla mobilità di Palazzo Vecchio, Massimo Mattei. Saranno creati percorsi diversi, come fino al nuovo quartiere di Pontignale, all’ospedale di Torregalli, e da Mantignano-Ugnano alla tramvia. La riorganizzazione sarà in verità una scommessa: «Sono stati fatti studi sulla carta — afferma l’assessore alla mobilità di Scandicci Gianni Borgi — ma i cittadini devono concederci la facoltà di sbagliare». Il presidente del Quartiere 4 Giuseppe D’Eugenio invoca una maggior frequenza dei bus: «Se i cittadini prendendo un autobus ci mettevano 30 minuti ad arrivare in centro, ora con un bus e la tramvia devono mettercene 20, altrimenti si rischia di perdere la sfida della mobilità». E la Leopolda? Palazzo Vecchio parla di un trasloco graduale di Cap, Sita, Lazzi e Terravision: «Si comincerà dal 21 marzo con i capolinea delle linee che passano da via Ponte alle Mosse, provenienti da Prato e Pistoia, in attesa completare le opere necessarie al trasferimento—spiegano i tecnici comunali—e soprattutto concludere le questioni contrattuali che interessano diversi enti locali e aziende». Insomma, sembra che fra Palazzo Vecchio, le aziende e i Comuni coinvolti non ci sia ancora accordo. L’assessore Mattei avverte: «Anche le aziende di trasporto devono capire che tutto sta cambiando. Non si può pensare di arrivare in piazza Stazione e farne l’uso che si vuole ». Mentre l’assessore provinciale ai trasporti Giuliano Fedeli insiste con la proposta di portare alcuni capolinea alla Fortezza da Basso, in piazzale Montelungo: «Almeno per i bus provenienti da Firenze- sud». <br />Federica Sanna

Redazione

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