2010-03-17 10:37:37
>[Il Giornale della Toscana, 17/03/2010]<br />Tra le ipotesi anche quella che lì a Novoli, a cinque minuti dall’aeroporto e con alle spalle il Polo universitario si trasferissero gli uffici del comune di Firenze. Ipotesi auspicata dal sindaco Matteo Renzi, che contro la sua stessa maggioranza voleva (o vuole?) acquistare l’immobile a trattativa privata. Il progetto originario per quell’angolo di città prevedeva un multiplex. Ma la multisala sulla quale ha investito la Società Immobiliare Novoli ci sarà, o non ci sarà? La risposta non è per niente scontata. L’ultima "nuova" sulla questione viene dalle stanze dell’Amministrazione regionale, la quale nero su bianco ha risposto alla diffida dell’Agis (Associazione generale italiana dello spettacolo) toscana. L’Agis, ritenendo decorsi i 100 giorni di sospensione del termine di decadenza richiesti e ottenuti dall’Immobiliare Novoli, aveva diffidato l’amministrazione regionale affinché rendesse effettiva la decisione e bloccasse i lavori al multiplex, «onde non incorrere nel reato di omissione di atti d’ufficio» come affermato Maurizio Paoli, presidente fiorentino e vicepresidente toscano Anec e vicepresidente vicario Agis Toscana. Cosa significa? Essendo sopraggiunto il sequestro preventivo dell’area, l’Immobiliare Novoli dovette sospendere i lavori nel cantiere. Così la stessa società chiese alla Regione, a dissequestro avvenuto di riavere i giorni persi per i lavori. La Regione disse "no". L’Immobiliare ricorse al Tar e ottenne una proroga sul permesso dei giorni persi (67 al termine dei quali comunque i lavori dovevano essere terminati) più una trentina di giorni che il giudice amministrativo ritenne necessari per il riavvio del cantiere. Ergo: 100 giorni fu di quanto il Tar prorogò il permesso a disposizione dell’Immobiliare Novoli. Essendo il dissequestro avvenuto il 19.10.2009 l’Agis poteva affermare nella lettera di diffida che i 100 giorni erano finiti il 27 gennaio 2010, intimando all’Amministrazione regionale di far sospendere i lavori. Secondo la risposta data dalla Regione quel termine (dei 100 giorni) decorre non dalla data presa in considerazione dall’Agis (19.10.2009),ma dalla pubblicazione sulla gazzetta Ufficiale 2.2.2010 fissata dall’Amministrazione regionale. Di fatto il 26 marzo prossimo scadono comunque i 100 giorni calcolati dalla sentenza del Tar. Ma c’è dell’altro. Il documento a firma del dirigente regionale Ilaria Fabbri fa riferimento a una richiesta «trasmessa al SUAP del Comune di Firenze in data 23/12/2009,ma inoltrata a questa Regione da parte del Comune solo in data 18/1/2010», nella quale l’Immobiliare Novoli «ha fatto istanza di un nuovo e più lungo termine di sospensione in ragione della durata del sequestro del cantiere che si è prolungata per un tempo maggiore del previsto (quasi un anno) durata che richiederebbe un tempo maggiore per la riattivazione del cantiere». Questo dimostra che l’Immobiliare Novoli vuole continuare nella costruzione del Multipelx, volontà che getterebbe un’ombra sulle dichiarazioni del sindaco di voler acquistare l’immobile per trasferirvi gli uffici comunali. Se infatti fosse concessa un’ulteriore proroga possiamo supporre a ragione che il valore dell’immobile vada a salire (e non a scendere). L’Amministrazione regionale dal canto suo sta valutando la richiesta. «L’Amministrazione regionale sta svolgendo un approfondimento avvalendosi a tal fine del proprio Ufficio del Genio Civile di Firenze per le competenze tecniche necessarie». Un’ultima domanda. Se il costruttore (Immobiliare Novoli) non poteva riprendere i lavori prima dell’annullamento del decreto di decadenza disposto dal Tar, come specificato sul documento, a maggior ragione non avrebbe potuto portare avanti i lavori per quasi un anno dopo il primo diniego della regione. Ricordiamo infatti che i lavori fuori terra per la costruzione del multiplex e del centro commerciale sono iniziati nel giugno 2007 (dopo il no della regione del 21 marzo 2007), mentre l’autorizzazione basata sul trasferimento e la concentrazione dei posti dei cinema Italia e Aldebaran è arrivata solo il 16 maggio 2008. Infine: il Tar ha tassativamente escluso la possibilità di concedere proroghe all’autorizzazione regionale decaduta. <br />Cristina Manetti

Redazione

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