2010-03-20 06:54:34
><p>[La Repubblica, 20/03/2010]<br />Cerveno è il centro più economico d´Italia: l´esborso per ogni famiglia è di 15 euro all´anno. Qui sono ostili sia al recente decreto del governo sia alla linea ancor più dura di Formigoni. <br />Benvenuti nel reame dove l´acqua non costa nulla e i contatori non girano. Non è una favola: è un posto che esiste. Sta ben nascosto nelle Alpi, tra le nevi dell´Adamello e le Orobiche dei bergamaschi, defilato rispetto agli appetiti dei Grandi e al nuovo business della sete mondiale.<br />È l´alta Valcamonica, terra di "lumbard" molto speciali, ostili a Milano come a Roma ladrona e per nulla disposti ad accettare la privatizzazione di un servizio pubblico che funziona bene con le sole tasse comunali. Loro la giornata mondiale dell´acqua la celebrano così: dichiarando una guerra di resistenza al decreto imposto dal governo a novembre con voto di fiducia e alla linea ancor più drastica dalla giunta regionale Formigoni.<br />Lozio, Breno, Cerveno, Paspardo, Cimbergo, Vione, Temù. Nomi di folletti del bosco più che di Paesi. I sette nani di Biancaneve. Quassù l´acqua la senti dappertutto, canta "su e giù per la Valcamonica" come nella vecchia canzone, scroscia tra casa e casa, muove da secoli pale di mulini, mantici di fabbri, macchine dell´energia, centrali idroelettriche. Tutto, ma non i contatori. Il loro perfido "clic" è sconosciuto ai camuni, così come la coda per le bollette. Alle genti di qui basta pagare una piccola imposta per la manutenzione dell´acquedotto: roba da 15-20 euro a famiglia. Per il resto, consumo libero. Figurarsi i politici a valle. Hanno tentato in tutti modi di metterli in riga, i coboldi delle acque libere, ma loro non mollano. Da Roma e Milano hanno spedito commissari ad acta, fatto dimissionare sindaci, ma loro non mollano. Perché l´acqua dovrebbero pagarla di più e regalarla alle grandi Spa di Milano e Brescia cui interessa solo la pianura? Non vogliono farsi fregare come la Valtrompia che, due anni fa, s´è trovata con i contatori anche sulle pubbliche fontane. C´è voluta una sollevazione popolare per farli togliere. «L´acqua è nostra -ribattono – E poi i conti tornano, stiamo perfettamente nei costi. Con la privatizzazione pagheremmo il triplo, se non di più». Gli assessori comunali girano con la chiave inglese in tasca. Così, se una tubatura non va, basta chiamare in Comune, e in cinque minuti tutto va a posto. «Chiamare l´idraulico? – sbotta Giancarlo Maculotti, sindaco di Cerveno, 670 abitanti – Tanto vale che facciamo noi». Chiamare i tecnici da Milano? Non ci pensano nemmeno. <br />Il paese simbolo è, appunto, Cerveno: 15 euro all´anno per famiglia, record italiano. Significa: niente. Populismo socialista, ringhiano i pasdaran del privato. Niente affatto, ribadiscono i resistenti del fiume Oglio, il nostro è liberalismo illuminato. Fa testo la storia: quella che leggi sulla fontana, dove l´acqua del monte Concarena zampilla da un secolo dalle fauci di due draghetti in bronzo. C´è scritto: «Riconoscente il comune pose a ricordo dell´avv. cav. Paolo Prudenzini che cospicua parte del patrimonio regalava perché questa lieta borgata s´arricchisse di pura saluberrima acqua. Dicembre 1910». Era stufo, l´avvocato, di vedere la sua gente sfiancarsi per andare al fiume, così fece costruire l´acquedotto. Non uno, ma due impianti: uno col depuratore, per il consumo domestico, e uno per le campagne, con presa diretta senza filtri. Logico che l´identità del posto sia fieramente aggrappata a quella donazione.<br />Macché federalismo, ti dicono quassù. Milano è peggio di Roma, ed è proprio sull´acqua che misuri l´imbroglio. Gabelle medievali. Tasse sulla derivazione per l´acqua potabile, sulla presa d´acqua per il mulino. E poi per i ponti sui torrenti, per l´aggancio alla cascata, per la soletta del monumento ai Caduti che occupa una parte della sponda del fiume. Persino per la pista ciclabile che attraversa il torrente. «Quelli di Milano – ride Noemi Belfiore Mondoni, unica impiegata del Comune a parte il vigile urbano – come scoprono un ponticello ce lo tassano». È con questi balzelli sui torrenti che Formigoni fa bella figura con i "bonus pannolino" per bambini e le regalìe alle scuole private. «Dicono che il privato investe, ma non è mai accaduto. Si sono visti solo aumenti» s´arrabbia Alessio Domenighini, sindaco di Malegno, caporione della rivolta contro la privatizzazione formigoniana. «Tutto andrebbe bene se potessi scegliere: ma qui tu diventi dipendente da un solo erogatore». È quanto è accaduto ai Comuni di Nola e dintorni, cui la nuova Spa ha raddoppiato le tariffe, così gli utenti hanno denunciato di aver subìto un cambio di gestore senza poter scegliere e ora per protesta pagano le bollette (precedenti all´aumento) al Comune. Altroché libera concorrenza. I grandi fanno quello che vogliono, vedi il comparto idroelettrico. «L´Enel governa su nove decimi del bacino – precisa Maculotti – senza rendere conto al territorio e pagando una miseria di Ici rispetto alle industrie». È la guerra globale dell´acqua che si riproduce in piccolo anche dentro una regione, una provincia, una valle, con la riattivazione di uno scontro altimetrico millenario. Narra la leggenda che quelli di Lozio, che stanno in alto, dissero a quelli di Malegno: non vi diamo più acqua se non pagate. Quelli risposero: tenétevela. Così Lozio chiuse gli sbarramenti ma dopo un po´ si trovò allagata. Col risultato che dovette pagare per aver facoltà di svuotarsi, e quelli di Malegno dissero «ben gli sta».<br />«Quello che ci propongono è di accettare non solo tariffe più alte ma uguali in tutta la valle – prosegue il sindaco di Cerveno – ora io capisco la solidarietà, ma non posso accettare che noi delle sorgenti non si conti più nulla». Sette secoli fa il Barbarossa passò per questa valle di fabbri ferrai e fu accolto alla grande perché andava a bastonare la Lega Lombarda. Oggi non è poi così diverso: dei 21 Comuni in odore di commissariamento nel Bresciano, 17 sono della Camonica, la terra dove non esistono le bollette. Tutti per la questione dell´acqua.<br />di Paolo Rumiz</p>

Redazione

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