2010-03-15 09:00:44
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<p style="margin-bottom: 0in;">[La Repubblica Firenze, 15/03/2010]</p>
<p style="margin-bottom: 0in;">Piazza della Signoria, ore 15. Il brusio dei turisti è spezzato da tre squilli di trombetta. Fioca, da stadio. D´improvviso, 2700 ragazzi vestiti di verde si immobilizzano, come ghiacciati («frozen», nel gergo). Chi nell´azione che sta compiendo, chi in un gesto allegorico. L´importante è non muoversi, parlare, ridere. La postura del David di Michelangelo. Il fermo immagine di un girotondo. Un bacio sulla bocca. E stanno tutti così, per 10 minuti, in un silenzio strano, sotto gli occhi di turisti che non sanno bene cosa stia accadendo. Fino a quando la trombetta non torna a suonare, per tre volte. Applauso. Il flash mob è finito.</p>
<p style="margin-bottom: 0in;">È stato un ragazzo di Montecatini Terme a organizzarlo. Andrea Cianti, 21 anni, tatuaggi sul collo e sulla mano. Ha fatto il modello. Ma ora ha voglia di dire la sua. Cosa? «Questo flash mob è un omaggio alla solidarietà. E alle emozioni». Fuori da qualsiasi schieramento: «Non volevo dare un messaggio politico. Chi è venuto qui ha scelto una posizione assolutamente trasversale. O si è chiamato fuori da una politica che non ci rappresenta più. Ho scelto il verde per vari motivi. Il primo: volevo che piazza della Signoria diventasse un grande prato; che Firenze in qualche modo tornasse a fiorire. Ma anche un bosco, dove ogni partecipante è un albero. Il secondo: il verde da sempre tinge la speranza. Significa guardare al futuro con ottimismo».</p>
<p style="margin-bottom: 0in;">Il tam tam è partito da Internet. Dai siti dedicati ai flash mob, da Facebook, dove le adesioni sono cresciute a vista d´occhio, di giorno in giorno. E poi si è allargato sempre di più, come le onde d´un sasso gettato nell´acqua: è arrivato ai mezzi di informazione, radio, tivù, persino al sito della Regione, che ha diffuso l´annuncio. E sono accorsi in tanti. Giovani, intorno ai vent´anni. Perlopiù studenti universitari. Chi non ha fatto in tempo a trovare una t-shirt o un maglione verde, si è arrangiato come ha potuto. Un grande ombrello aperto come un fiore. Un accappatoio. Una coperta da avvolgersi addosso. Un pigiama. E ognuno ha reinterpretato in totale libertà il messaggio: l’ecologista ha scelto una posa il più possibile simile ad un fiore, l´impegnato si è sdraiato sulle pietre di piazza della Signoria a simulare i ribelli anti Ahamadinejad dell´onda verde iraniana uccisi o feriti durante le manifestazioni a Teheran.</p>
<p style="margin-bottom: 0in;">Quello di ieri è stato il secondo flash mob in due giorni, a Firenze. Sabato, alle 17 in punto, decine di persone si sono «congelate» nel caos della stazione di Santa Maria Novella con un libro in mano. Messaggio: leggere, leggere, leggere. Mentre su Facebook è già attiva la pagina che invita tutti in piazza della stazione a Viareggio, il 29 giugno, alle 21. Al suono di un petardo, tutti giù per terra. In memoria della strage di un anno fa.</p>
<p style="margin-bottom: 0in;">di Fulvio Paloscia</p>
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