2010-04-20 08:14:26
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<p style="margin-bottom: 0in;">[La Nazione Firenze, 20/04/2010]</p>
<p style="margin-bottom: 0in;">Se finora avete pensato al Piano strutturale come a un documento tecnico di programmazione urbanistica, avete sbagliato. Nell’era Renzi anche il piano strutturale cambia il suo linguaggio («E’ il tentativo umile e coraggioso di raccontare l’anima della città», è «l’insieme dei sogni della città») e finisce su Facebook.</p>
<p style="margin-bottom: 0in;">Da oggi le linee guida del piano sono consultabili, e naturalmente commentabili, sul social network più famoso. Profilo pubblico aperto a tutti e l’assicurazione che tutte le indicazioni saranno valutate. Anche al di fuori del percorso istituzionale, quello previsto per legge e, comunque, già programmato amplissimo. Renzi lo ha sostenuto ieri in consiglio comunale presentando l’avvio del procedimento di Piano strutturale, approvato ieri mattina dalla giunta. E’ un altro coup de theatre del giovane sindaco che scavalca d’un balzo tutte le polemiche sulla partecipazione: «Abbiamo il dovere, che è anche un piacere, di ascoltare tutti. Ascoltare davvero, accogliendo i suggerimenti possibili e motivando il diniego alle proposte giudicate infattibili. Vorremmo essere aiutati e criticati su ciò da cui partiamo». Poi un rapido cenno ai contenuti del documento, dal giardino a dieci minuti da ogni abitazione, alla necessità di ripensare i contenitori vuoti a Firenze presenti «in proporzioni imbarazzanti» e «sulle cui utilizzazioni attendiamo da anni una parola chiara dallo Stato». E ancora l’assenza di una tangenziale e «l’attraversamento di binari che toccano decine di stazioni ma che – al momento – non servono alla città». Naturalmente le riflessioni sulle linee 2 e 3 della tramvia. Il procedimento pubblico per la cittadella viola, la sua localizzazione a Castello. Su tutte la regola chiave: «si costruisce un po’ meno, ma si costruisce meglio con più sostenibilità ambientale».</p>
<p style="margin-bottom: 0in;">Definiti anche i tempi dell’approvazione: entro un paio di mesi, entro l’estate.</p>
<p style="margin-bottom: 0in;">Tempi e percorso partecipativo sui quali esprime molti dubbi il Pdl con Bianca Maria Giocoli («E’ davvero un nuovo piano o si tratta solo di una frettolosa passata di vernice sul vecchio piano già rifiutato?»). Ricordano gli «otto anni di lavoro gettati al vento» i consiglieri Marco Stella e Stefano Alessandri (Pdl). Insiste sulla necessità di utilizzare i contenitori vuoti del centro il gruppo «Spini per Firenze». E Ornella de Zordo avverte: «Chiediamo la trasparenza delle procedure e il reale ascolto dei cittadini nella definizione degli obiettivi di Piano». Il vecchio piano — ricorda Razzanelli (Lega) «prevedeva quasi 7 milioni di metri cubi per un valore complessivo di oltre 30 miliardi. Mi auguro che il nuovo piano abbia stravolto quelle linee, aspramente contestate dai cittadini».</p>
<p style="margin-bottom: 0in;">di Paola Fichera

Redazione
