2010-04-18 19:51:12
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<p style="margin-bottom: 0cm;">[La Nazione Firenze, 18/04/2010]</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">La Galileo potrebbe perdere uno dei suoi tre comparti chiave qui a Firenze, quello dei radar, che verrebbe trasferito a Roma alla Selex Sistemi Integrati, società della grande famiglia di Finmeccanica che dà lavoro a oltre 4mila dipendenti, opera per 150 Paesi e ha sedi anche in diversi Paesi europei e negli Stati Uniti. I dettagli dell’operazione sono ancora da chiarire e senza conferme ufficiali dalla società è indispensabile la prudenza. Prudenza dunque ma anche preoccupazione sul fronte dei dipendenti, innescata qualche giorno fa da un volantino sindacale affisso in bacheca nello stabilimento di Campi Bisenzio e nel quale, in sostanza, si annuncia che un ramo di azienda, quello dei radar appunto, sarà trasferito, con procedure ancora da definire. Per capirsi, il ramo dei radar richiama l’esperienza della Sma, azienda storica fiorentina dei radar le cui competenze e professionalità confluirono poi alle Officine Galileo. Al di là del volantino sidnacale, la conferma del trasferimento a Roma del segmento radar è arrivata venerdì, da parte di un alto dirigente di Galileo Avionica, nel corso di una riunione con tutti i quadri e i dirigenti dell’azienda. Al comparto radar farebbero capo circa 150 degli 800 addetti dello stabilimento di Campi Bisenzio, dove si progettano e producono i più avanzati sistemi elettro-ottici, strumentazioni spaziali per piattaforme e satelliti, radar terrestri, navali e avionici. Sistemi e apparecchiature di elevata tecnologia destinate al mercato civile e bellico. Ma che cosa di fatto verrà trasferito a Roma? Soltanto la parte commerciale, nel qual caso progettazione e produzione resterebbero a Firenze? Oppure la parte commerciale e il know how, cioè la progettazione, mentre il personale resterebbe a Firenze ma farebbe capo alla divisione romana? O infine, ed è l’ipotesi più preoccupante se vista dal versante dei dipendenti, dovrebbe fare le valigie anche il personale? L’annuncio dello spostamento del comparto radar rischia di tradursi comunque in una perdita per l’azienda fiorentina e per la città. Galileo sarà il cervello dell’hi tech pubblico, si diceva ormai quasi un decennio fa quando venne salutato con enfasi il fatto che la storica azienda fiorentina — da una semplice costola commerciale della divisione avionica di Finmeccanica — tornava ad essere una vera e propria azienda «a sé», con il centro dirigenziale e il cervello qui a Firenze. «Si inverte una tendenza — disse allora il segretario della Camera del lavoro fiorentina, Alessio Gramolati — di quindici anni, in cui Firenze ha visto partire il centro direzionale di grandi aziende», con la conseguente perdita di competenze e di strategie. Frasi di speranza per la Galileo, dopo la dolorosa ristrutturazione dei primi anni Novanta.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">di Stefano Vetusti</p>
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Redazione
