La protesta animalista ‘invade’ Palazzo Vecchio

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2010-04-28 09:01:59

>[La Nazione, 28/04/2010]<br />«Blocchiamo lo spettacolo di Fabre a Fabbrica Europa animali imbalsamati, orrori in scena. La riprovazione degli animalisti scoppia prima con un bombardamento di email. Forse una contestazione preventiva, forse scarsa informazione. Resta il fatto che la polemica è già bollente e ora scende nell’agone politico. E rimbomba nei saloni di Palazzo Vecchio. Lida, la lega per i diritti degli animali, usa parole forti per contrastare l’arrivo a Fabbrica Europa del regista, coreografo, scultore belga Jan Fabre (nipote dell’entomologo Jean Henry), famoso in tutto il mondo, e invita i cittadini e le altre associazioni animaliste a bloccare la rappresentazione del suo spettacolo («Another sleepy dusty delta day») prevista alla Stazione Leopolda il 12-13 maggio. Altolà a Fabre. Barricate, pullman da tutta Italia. Ma perché? «Lo spettacolo ha già preso parte al festival di Avignone, a quello di Napoli e in moltissime città europee, raccogliendo grandi successi — spiega il regista Roberto Bacci, responsabile della sezione teatro di Fabbrica Europa che ha risposto a una a una alla valanga di lettere elettroniche che gli hanno intasato la casella postale —. Ci saranno dei canarini in scena e questa volta ben nutriti e vispi, che saranno riconsegnati al negozio subito dopo lo spettacolo». Dunque, tutto questo baccano per i canarini? Lida s’indigna. «L’artista è considerato l’emblema della mancanza di pietas nei confronti degli animali — si legge nella lettera inviata —. Con opere realizzate con scarafaggi, tstet di cigno, cani e gatti imbalsamati». E qui, si arriva alla politica. Il capogruppo del Pdl a Palazo Vecchio Giovanni Galli si fa promotore della protesta animalista: «Sono francamente imbarazzato, non so come si possa fare a fermare la rappresentazione — dice Galli —, ma un’amministrazione molto sensibile ai diritti, non dovrebbe consentire lo svolgimento di spettacoli che ledono la dignità degli animali». Detto fatto, la protesta arriva dritta all’assessore alla cultura Giuliano da Empoli che alza le braccia: «Non si può certo imporre una censura, tantomeno preventiva, a uno spettacolo che porta in scena dei canarini in gabbia — spiega —. Quanto al passato di Fabre, si può non condividere il suo modo di fare arte, ma non si può fermare uno spettacolo se non ci sono maltrattamenti». <br />di Ilaria Ulivelli<br />

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