2010-04-22 17:21:16
>[Unaltravoce 22/04/2010]
<p>Siamo stati la prima regione a privatizzare l’acqua, ed è ancora la Toscana, quella della cittadinanza attiva e dei movimenti, ad essere protagonista per la sua ripubblicizzazione. I risultati della privatizzazione sono evidenti anche a Firenze dove la gestione Acea/Publiacqua ha portato ad un aumento delle tariffe e al peggioramento della condizione dei lavoratori.</p>
<p>Sabato 24 si parte con la raccolta di firme per il referendum nazionale, con un pomeriggio di festa nel Parco dell’Anconella. La Toscana è in prima linea nella campagna referendaria. Il comitato regionale è già attivo da un mese (<a href="http://www.acquabenecomunetoscana.it/referendum" target="_blank">http://www.<wbr></wbr>acquabenecomunetoscana.it/<wbr></wbr>referendum</a>), mentre si moltiplicano i comitati locali. Già nel 2006 i movimenti per l’acqua pubblica raccolsero firme sufficienti a presentare una proposta di legge Popolare per la ripubblicizzazione del servizio idrico, purtroppo respinta dalla Regione. Oggi è la stessa Regione ad impugnare di fronte alla Consulta la legge Ronchi sulla “privatizzazione obbligatoria”.</p>
<p>Il primo quesito del referendum vuole abrogare la norma che impone una partecipazione del privato di almeno il 40%. Il secondo intende cancellare l’articolo che prevede come unica possibilità l’affidamento a S. p. A., per riaprire così la strada alla gestione pubblica, mentre il terzo quesito punta ad eliminare la possibilità per il gestore di speculare sul bene acqua. L’obiettivo è quello di riportare l’acqua alla sua natura di bene comune, di diritto e non di merce. La nostra città si è posta come traguardo almeno 12.000 firme. Siamo certi che verrà raggiunto.

Redazione
