Toscana i sindacati insistono: Primo Maggio è festa

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2010-04-28 08:54:00

>[Il Manifesto, 28/04/2010]<br /> A Siena la Filcams Cgil & c. hanno già deciso per lo sciopero. A Firenze si aspetta ancora la proclamazione ufficiale, mentre da Lucca non arrivano notizie ufficiali. Nel mentre i vertici dei sindacati confederali toscani lanciano un appello: “Tutta la Toscana sostenga i lavoratori del commercio a cui è stata negata la festa del Primo Maggio”. In discussione naturalmente la decisione di alcune amministrazioni comunali, appunto Firenze, Lucca e Siena, di prevedere l’apertura dei negozi nel giorno della Festa dei lavoratori. Osservano i confederali: “Concedere la possibilità di aprire i negozi il giorno della festa dei lavoratori non aiuta a combattere la crisi ma anzi, attuando una rottura unilaterale motivata solo da ragioni ideologiche, va esattamente nella direzione opposta di quell’unità di intenti che sarebbe necessaria per costruire la ripresa. Si tratta di una decisione di estrema gravità nel metodo e nel merito. Nel metodo perché arriva con atti unilaterali, per di più tardivi, in palese violazione del codice regionale del commercio. Nel merito perché, con 26 giorni festivi all’anno in cui gli esercizi commerciali possono stare aperti e solo quattro giornate su 365 in cui ciò non è consentito, non è evidentemente cancellando uno di quei quattro giorni che si batte la crisi”. Sottolineando che il Primo Maggio è la festa del lavoro e dei lavoratori “e non la festa del consumo”, Cgil, Cisl e Uil lanciano il loro appello: “Ogni piazza toscana si schieri contro questo atto che ricaccia indietro i diritti dei lavoratori”. Sulla stessa linea la Federazione di sinistra: “Lavorare il Primo Maggio è un ossimoro, uno stravolgimento del suo significato – osserva Monica Sgherri – ed è quindi una scelta da respingere: se si vorranno comprare gadget nei negozi lo si potrà fare il giorno dopo. Oppure a Firenze anche la notte prima, visto che il 30 aprile c’è ‘nottebianca’”.

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