“Ataf rinuncia al servizio disabili”

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2010-04-29 06:28:54

><div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">[La Nazione Firenze, 29/04/2010] MISTERO attorno al servizio disabili Ataf. La lettera distribuita dagli 11 autisti impiegati nel delicato settore ha scatenato il panico tra gli utenti. «Ataf ha deciso di porre termine al servizio, che probabilmente verrà ceduto ad un’altra compagnia. Cala così il sipario su quasi 30 anni di onorato impegno sociale». Recita più o meno così il documento firmato dagli autisti del servizio disabili. Ma Ataf smentisce: «Nessuna soppressione. Stiamo solo valutando l’efficienza del servizio, che al momento è molto bassa».</div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">Tiziano Masi rigira la lettera tra le mani. Lui, costretto su una sedia a rotelle, da tre anni raggiunge il posto di lavoro, l’ufficio anagrafe di piazza Alberti, grazie al servizio disabili. «Ogni mattina alle 7.30 mi faccio trovare davanti a casa, nella zona di via Baccio da Montelupo, e in mezz’ora sono a lavoro – racconta l’uomo -. Prima, quando non conoscevo l’opportunità, sborsavo 60 euro a settimana per farmi accompagnare da un privato. Poi con Ataf m’è cambiata la vita. Il servizio, gratuito, è ottimo. Non solo mi portano in ufficio, ma ogni volta che ho bisogno di muovermi so come fare. Basta avvertire per tempo». Parlano di «fiore all’occhiello dell’azienda» gli autisti impiegati sui mezzi per disabili. «Lavoriamo sei giorni a settimana, dalle 6.30 alle 19. Ma in casi straordinari siamo disponibili pure dopocena e domenica – fanno presente gli autisti -. Aiutiamo 50 persone: si va dagli studenti ai lavoratori. Per noi non sono semplici utenti, ma amici. Ecco perché consideriamo speciale il nostro incarico, del quale apprezziamo l’alto valore sociale». «Abbiamo poche notizie certe, ma anche noi sappiamo che l’azienda sta valutando se mantenere o meno il servizio, che è splendido – le parole di Daniele Crescioli della Filt Cgil -. L’azienda ha relazioni industriali omertose, ma pare che si stia davvero pensando di esternalizzare anche i bussini elettrici del centro e il Personalbus su Campi. Tutto ciò appare molto strano. Qual è la verità che si nasconde dietro l’operazione? Da parte nostra non staremo certo a guardare». Ben diverso il tono di Americo Leoni, Faisa-Cisal: «I disabili stiano tranquilli. Il servizio forse passerà a Linea. E per gli utenti non cambierà una virgola».</div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">Elettra Gullè</div>
<div>[La Nazione Firenze, 29/04/2010] MISTERO attorno al servizio disabili Ataf. La lettera distribuita dagli 11 autisti impiegati nel delicato settore ha scatenato il panico tra gli utenti. «Ataf ha deciso di porre termine al servizio, che probabilmente verrà ceduto ad un’altra compagnia. Cala così il sipario su quasi 30 anni di onorato impegno sociale». Recita più o meno così il documento firmato dagli autisti del servizio disabili. Ma Ataf smentisce: «Nessuna soppressione. Stiamo solo valutando l’efficienza del servizio, che al momento è molto bassa». Tiziano Masi rigira la lettera tra le mani. Lui, costretto su una sedia a rotelle, da tre anni raggiunge il posto di lavoro, l’ufficio anagrafe di piazza Alberti, grazie al servizio disabili. «Ogni mattina alle 7.30 mi faccio trovare davanti a casa, nella zona di via Baccio da Montelupo, e in mezz’ora sono a lavoro – racconta l’uomo -. Prima, quando non conoscevo l’opportunità, sborsavo 60 euro a settimana per farmi accompagnare da un privato. Poi con Ataf m’è cambiata la vita. Il servizio, gratuito, è ottimo. Non solo mi portano in ufficio, ma ogni volta che ho bisogno di muovermi so come fare. Basta avvertire per tempo». Parlano di «fiore all’occhiello dell’azienda» gli autisti impiegati sui mezzi per disabili. «Lavoriamo sei giorni a settimana, dalle 6.30 alle 19. Ma in casi straordinari siamo disponibili pure dopocena e domenica – fanno presente gli autisti -. Aiutiamo 50 persone: si va dagli studenti ai lavoratori. Per noi non sono semplici utenti, ma amici. Ecco perché consideriamo speciale il nostro incarico, del quale apprezziamo l’alto valore sociale». «Abbiamo poche notizie certe, ma anche noi sappiamo che l’azienda sta valutando se mantenere o meno il servizio, che è splendido – le parole di Daniele Crescioli della Filt Cgil -. L’azienda ha relazioni industriali omertose, ma pare che si stia davvero pensando di esternalizzare anche i bussini elettrici del centro e il Personalbus su Campi. Tutto ciò appare molto strano. Qual è la verità che si nasconde dietro l’operazione? Da parte nostra non staremo certo a guardare». Ben diverso il tono di Americo Leoni, Faisa-Cisal: «I disabili stiano tranquilli. Il servizio forse passerà a Linea. E per gli utenti non cambierà una virgola».</div>
<div>Elettra Gullè</div&gt

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