Disabile bloccato sul Frecciargento a Campo di Marte

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2010-05-30 13:16:01

><p style="margin-bottom: 0cm;">[La Repubblica Firenze, 30/05/2010]</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Uno scalino può diventare una montagna, rallentare un treno ad Alta velocità, mortificare un passeggero che si muove su una carrozzella, far spazientire gli altri e alla fine costringere Trenitalia anche a chiedere scusa. Uno scalino però da solo non basta a provocare tutto questo, ci vuole qualche complicità.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Ieri mattina alle 9,25 il Frecciargento proveniente da Brescia e diretto a Roma è arrivato alla stazione di Campo di Marte con cinque minuti di ritardo. Alcuni viaggiatori sono saliti, altri sono scesi. Uno soltanto avrebbe voluto scendere a Firenze, ma non potuto: un signore disabile, seduto su una carrozzella. Aspettava un accompagnatore capace di calarlo su una piattaforma che facesse da mini-ascensore e addolcisse il dislivello dello scalino fra il treno e il marciapiede. L´addetto però non è arrivato e il treno è rimasto fermo quasi mezz´ora, fra l´imbarazzo dei ferrovieri e l’impazienza di chi aveva fretta di approdare a Roma. Alcune persone si sono offerte di sollevare a mano carrozzella e passeggero, ma il capotreno li ha fermati: «Non si può, non mi prendo questa responsabilità, se capita qualcosa ne rispondo io». Intanto passavano i minuti e il signore disabile un po´ demoralizzato, raccontano alcuni presenti, cercava di spiegare che aveva prenotato un taxi che lo aspettava proprio fuori dalla stazione di Campo di Marte. «Metta tutto in conto ai responsabili di questa situazione» gli è stato risposto lasciando intendere che il disguido fosse un problema della cooperativa che gestisce il servizio. Intanto il personale di Trenitalia si è dato da fare e un addetto, armeggiando alla carrozza ha fatto comparire la pedana mobile liberando il passeggero rimasto in ostaggio.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Alle 9,57 il treno ad alta velocità è ripartito approdando a Roma con 25 minuti di ritardo e nessun rimborso per chi era a bordo. «Ci scusiamo con tutti i viaggiatori per il disguido e faremo accertamenti per capire cosa è successo. Di certo – spiegano da Trenitalia – il viaggiatore disabile aveva il suo regolare biglietto e alla stazione di Campo di Marte doveva esserci un addetto della Cooperativa che ha in appalto questo servizio». Così non è stato. «Ma va ricordato che è il primo disservizio di questo genere che ci capita – sottolineano ancora da Trenitalia – in Toscana nell´ultimo anno abbiamo assistito 12mila viaggiatori disabili».</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">di Laura Montanari</p>
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