2010-05-13 07:51:54
><div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">[Il Firenze, 13/05/2010] Dopo il Consiglio di Palazzo Vecchio sul palco del Teatro Comunale, la protesta del Maggio contro il decreto Bondi è approdata in Regione. I sindacati dei lavoratori (ancora in stato di agitazione dopo la sospensione dello sciopero che rischiava di mandare all`aria il festival) hanno incontrato ieri il presidente della Toscana, Enrico Rossi, e l`assessore alla Cultura, Cristina Scaletti. «L`incontro – ha detto Paolo Aglietti della Cgil – è stato molto positivo e testimonia la vicinanza delle istituzioni in questa nostra difficile battaglia». La Regione si è impegnata aincontrare abreve con il sindaco Renzi, per parlare del rinnovo del cda della Fondazione, e sta valutando un eventuale ricorso contro il decreto. La protesta dei lavoratori culminerà nella manifestazione di Roma di lunedì. La Regine ha già fatto sapere che ci sarà. «Dopo la manifestazione – continua Aglietti – valuteremo come continuare la protesta. Non escludiamo un nuovo sciopero». ROSSI lancia anche una proposta. «Sarebbe bello poter richiamare a Firenze il giovanissimo primo flauto Paolo Tabaglione, che se ne è dovuto andare a Monaco. Sarebbe una risposta esemplare contro il precariato giovanile. Invece, a quanto pare, il governo sembra privilegiare la scelta di un federalismo alla rovescia. Così sta facendo nella cultura come nella scuola». TTa le priorità per rilanciare il teatro anche «interventi di razionalizzazione delle spese e il rafforzamento della presenzadi privati nel consiglio di amministrazione», i cui contributi vanno defiscalizzati. E intanto consigliera comunale del Pdl, Bianca Maria Giocoli, sommersa dai fischi, mercoledì, durante il suo intervento in teatro. Si dice arrabbiata e delusa per quel Consiglio comunale che definisce una «farsa, con i contestatori schierati in prima fila». E chiede a Bondi di «continuare in questa importante riforma».</div>
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<div>[Il Firenze, 13/05/2010] Dopo il Consiglio di Palazzo Vecchio sul palco del Teatro Comunale, la protesta del Maggio contro il decreto Bondi è approdata in Regione. I sindacati dei lavoratori (ancora in stato di agitazione dopo la sospensione dello sciopero che rischiava di mandare all`aria il festival) hanno incontrato ieri il presidente della Toscana, Enrico Rossi, e l`assessore alla Cultura, Cristina Scaletti. «L`incontro – ha detto Paolo Aglietti della Cgil – è stato molto positivo e testimonia la vicinanza delle istituzioni in questa nostra difficile battaglia». La Regione si è impegnata aincontrare abreve con il sindaco Renzi, per parlare del rinnovo del cda della Fondazione, e sta valutando un eventuale ricorso contro il decreto. La protesta dei lavoratori culminerà nella manifestazione di Roma di lunedì. La Regine ha già fatto sapere che ci sarà. «Dopo la manifestazione – continua Aglietti – valuteremo come continuare la protesta. Non escludiamo un nuovo sciopero». ROSSI lancia anche una proposta. «Sarebbe bello poter richiamare a Firenze il giovanissimo primo flauto Paolo Tabaglione, che se ne è dovuto andare a Monaco. Sarebbe una risposta esemplare contro il precariato giovanile. Invece, a quanto pare, il governo sembra privilegiare la scelta di un federalismo alla rovescia. Così sta facendo nella cultura come nella scuola». TTa le priorità per rilanciare il teatro anche «interventi di razionalizzazione delle spese e il rafforzamento della presenzadi privati nel consiglio di amministrazione», i cui contributi vanno defiscalizzati. E intanto consigliera comunale del Pdl, Bianca Maria Giocoli, sommersa dai fischi, mercoledì, durante il suo intervento in teatro. Si dice arrabbiata e delusa per quel Consiglio comunale che definisce una «farsa, con i contestatori schierati in prima fila». E chiede a Bondi di «continuare in questa importante riforma».

Redazione

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