2010-05-09 20:38:20
>
<p style="margin-bottom: 0cm;">[La Repubblica Firenze, 09/05/2010]</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">«Case popolari solo a chi risiede da 10 anni, perché prima vengono i toscani e poi tutti gli altri». A poco più di un mese dalle elezioni regionali che le hanno fruttato una pattuglia di 4 consiglieri, la Lega Nord apre la campagna Granducato. Una operazione di «sfondamento» orchestrata con le armi più tipiche. Se l´europarlamentare Claudio Morganti, colonnello bossiano in Toscana, chiede di adeguare le regole d´accesso per le case popolari sulla scia del sindaco leghista di Verona Tosi, cioè il requisito dei 10 anni per tutti, «italiani ed extracomunitari», il capogruppo provinciale Marco Cordone attacca il villaggio del Guarlone a Firenze, che l´ex sindaco Primicerio realizzò per i rom nonostante le proteste bipartisan.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">«Vogliamo chiarezza su quelle villette: quei rom hanno la Bmw e la Lancia parcheggiata fuori casa. Le case minime di via Rocca Tedalda, dove stanno gli italiani, sono in condizioni ben peggiori e non è giusto», dicono Morganti e Cordone. «Non sappiamo neppure se i rom pagano le bollette, qualcuno parla di bollette dell´acqua non pagate: qui si fa politica alla rovescia, si danno le villette ai rom e non si aiutano i fiorentini che fanno fatica ad arrivare a fine mese. Al Guarlone dovrebbero esserci degli italiani, non i rom», aggiungono i due esponenti leghisti. E poco importa se le «villette» di via del Guarlone neppure fanno parte del patrimonio dell´edilizia residenziale pubblica.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Sembra comunque di vedere quello che il presidente regionale Enrico Rossi aveva tratteggiato durante la campagna elettorale. «Sapete come fa la Lega a conquistare un Comune? Me l´ha raccontato la mia amica leghista», aveva raccontato Rossi, chiarendo poi che si trattava dell´ex assessore del Veneto. «Cominciano ad attaccare sulle case popolari date agli immigrati e piano piano erodono consenso tra la popolazione con la loro guerra fra poveri», aveva spiegato Rossi. Proprio quello che la Lega granducale sembra di voler fare adesso.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">«Chiediamo un maggiore controllo sulle case popolari, ci sono inquilini con la Mercedes e dobbiamo buttare fuori chi non se la merita», dice Morganti. «E chiediamo anche che per entrare nelle graduatorie delle case popolari si metta per tutti il limite di 10 anni». Per tutti? «Per tutti i non toscani certo. Se un lombardo viene ad abitare qui, e dico un lombardo altrimenti mi date del razzista, non è giusto che arrivi e prenda la casa ad un toscano», spiega il segretario toscano del Carroccio.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Anche nel programma elettorale del presidente regionale Rossi si prevede un limite temporale per l´accesso alle case popolari. Ma solo per gli extracomunitari: «Cinque anni, un tempo ragionevole per sistemarsi e mettersi in regola con le norme», spiega il Pd. Cinque anni al massimo però: «Lo so, è scritto così nel programma di Rossi e mi sembra un fatto discriminatorio, perché noi diciamo 10 anni per tutti. Questa è la nostra proposta che presenteremo in Consiglio regionale. Poi vediamo, siamo pronti a trattare ma noi partiamo da lì», sostiene Morganti.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">di Massimo Vanni</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">

Redazione

Ultimi post di Redazione (vedi tutti)
- APPELLO PER LA SALVAGUARDIA E LA RIGENERAZIONE DEI PAESI - 8 Luglio 2025
- Le case dei sogni. Inchiesta sul turismo nel centro di Napoli - 25 Giugno 2025
- L’entrata in guerra degli USA - 24 Giugno 2025