2010-05-26 11:57:53
>[La Nazione Firenze, 26/05/2010]<br />Nessuna coppia di fatto dovrà lasciare l`appartamento che gli è stato attribuito dal Comune. Così l`assessore alla casa Claudio Fantoni, corregge il tiro dopo le lettere di `sfratto` arrivate a due famiglie residenti nelle case ad affìtto calmierato che dal 2008 ad oggi, erano `colpevoli` di non essersi sposate. L`assessore ha garantito che nessuna delle procedura di decadenza annunciate agli inquilini avrà seguito. Ieri Fantoni ha dato il via a una serie di approfondimenti su quelle due comunicazioni inviate d`ufficio dalla direzione patrimonio in queste settimane che aveva verifìcato i requisiti degli assegnatari dei 369 alloggi realizzati da privati e concessi in locazione a canone calmierato. Il bando, pubblicato nel 2006, in nessun passaggio parla di matrimonio prevedeva solo punteggi aggiuntivi per determinate categorie, ad esempio giovani coppie, già formate o che lo diventassero entro 4 mesi, cioè una famiglia che stabilisse la residenza nello stesso alloggio, così come previsto dal "Nuovo regolamento anagrafìco della popolazione residente". Secondo l`assessore questo «disagio involontario» of fre l`opportunità di una riflessione, non demagogica, sul problema. «Non c`è spazio — ha sottolineato —per speculazioni ideologiche davanti a un padre, una madre e dei figli L`obiettivo di questa Amministrazione è solo quello di offrire soluzioni concrete a chi è in difficoltà «Si tratta di una decisione di buon senso — commenta il Sunia che aveva denunciato il caso — e che tranquillizza le decine di famiglie "normali" alle quali era stato notificato il provvedimento. Finalmente, prevale la ragionevolezza della politica e dell`equità, contro la rigidità della burocrazia che, peraltro, non era supportata nemmeno da validi fondamenti giuridici».
Redazione
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