Le inchieste della Toscana e la cimosa di una riforma

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2010-05-23 21:14:42

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<p style="margin-bottom: 0cm;">[Corriere fiorentino, 23/05/2010]</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">L’inchiesta sui Grandi Appalti, ma non solo. Con l’approvazione del disegno di legge sulle intercettazioni, così come è oggi, i giornali non potranno pubblicare nessun atto fino all’udienza preliminare. Considerati i tempi della giustizia italiana, per sapere nel dettaglio perché un politico è stato arrestato per corruzione dovremo aspettare anche due anni.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Le ultime inchieste hanno tutte un unico comune denominatore: sono basate su mesi di intercettazioni, oltre che sui metodi dei vecchi investigatori, lunghi appostamenti e uno studio certosino di montagne di documenti.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">In questi anni abbiamo scritto pagine e pagine per far capire ai lettori cosa stava accadendo, abbiamo riportato stralci di conversazioni, rigorosamente quelle contenute negli atti già conosciuti dagli indagati, abbiamo chiesto spiegazioni a chi era tenuto a darle. Se ci fosse stata la «legge bavaglio» non avremmo potuto scrivere quasi niente: nomi degli arrestati, ipotesi di reato e nulla di più. Un esempio per tutti la vicenda legata ai piani urbanistici per l’area di Castello, che a Firenze ha scatenato un vero terremoto anche politico, coinvolgendo la giunta Domenici e non soltanto. A quasi due anni di distanza l’inchiesta si avvia alla conclusione, ma probabilmente passeranno molti mesi prima che approdi in un’aula di giustizia.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Nel frattempo è andata avanti «l’inchiesta figlia» di Castello, quella sulla Protezione civile che da mesi continua a riempire le pagine dei giornali e ha portato alle dimissioni un ministro che non ha saputo spiegare perché un imprenditore ha pagato al posto suo la casa in cui abita. Un’indagine dentro l’altra, grazie alle intercettazioni. Stabilire il termine perentorio di 75 giorni significa morte sicura per tutte le inchieste sulla pubblica amministrazione, ma anche su quelle per droga.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">I giornali non potranno più scrivere e, cosa ben più grave, i cittadini non potranno più essere informati.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">di Simone Innocenti, Valentina Marotta, Antonella Mollica

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