Ma che c`entra la conserva col teatro e l`astrofisica?

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2010-06-01 13:21:15

>[La Repubblica Firenze, 01/06/2010]<br />La lista " enti inutili" da sopprimere  secondo Tremonti sembra sia in corso di revisione e la scelta  definitiva affidata al ministro per i beni culturali Bondi.  Chissà se il bravo Bondi saprà discernere quali sono i fiori  all`occhiello della ricerca italiana da quella lunga lista  di enti, fondazioni, accademie e istituti della cui utilità  non sono in grado di giudicare. Leggendo  questa lista si resta molto perplessi nel trovare in un unico  calderone le stazioni sperimentali per l`industria delle conserve  alimentari, del vetro, per la seta, per carta, cartoni e paste  per carta, ecc.ecc con l`Ente teatrale italiano, con la Stazione  zoologica A. Dohrn, l`Istituto nazionale di ricerca metrologica (Inrim), l`Istituto nazionale di alta matematica F. Severi  (Indam), l`Istituto nazionale di Astro fisica (Inaf) .l`Istituto  Nazionale di Oceanografia e geofisica sperimentale (Ogs) e  molti altri istituti di ricerca in campo umanistico, o come  il Museo della scienza di Firenze.  Per limitarmi agli enti ci cui ho più diretta conoscenza, l`Istituto nazionale di alta  matematica, intitolato al famoso matematico italiano Francesco  Severi, rappresenta uno dei maggiori centri internazionali  di ricerca matematica, ma forse i nostri governanti, nella  loro ignoranza, pensano che oggi che ci sono le calcolatrici tascabili la matematica non serva più. L`Istituto nazionale  di oceanografia e geofisica fa ricerca fondamentale per il nostro pianeta, ancora più importante oggi che dobbiamo  affrontare  tutti i problemi dell`inquinamento, e in particolare nel nostro  Paese, in buona parte soggetto a rischio sismico, e in cui  la selvaggia devastazione del terreno provoca frequentemente  le cosiddette «calamità naturali» con esondazione di torrenti  e frane di intere colline. L`Istituto nazionale di astrofisica  che ingloba i dodici osservatori astronomici italiani, l`osservatorio  nazionale Galileo alle Canarie, il Large Binocular Telescope  in Arizona, gli istituti di astrofisica, già del Cnr, di Torino,  Milano, Bologna, Frascati, in cui si fanno ricerche di avanguardia  in campo internazionale, è fondamentale per la ricerca spaziale.  Si vocifera, ma ancora niente è chiaro, che questi enti di  ricerca potrebbero non essere soppressi ma messi tutti dentro  il Cnr, con un aumento di burocrazia e inefficienza di quel  gran calderone che è diventato il Consiglio Nazionale delle  Ricerche e da cui meno di sette anni fa erano stati tolti gli  istituti di ricerca astrofisica per immetterli nell` Inaf….  E` vero che il proverbio dice «Fare e disfare è tutto un lavorare».   Quale sarà il risparmio tratto da questa disastrosa operazione?  Non nelle spese per il personale di ruolo che verrà immesso  in altre strutture smembrando gruppi di ricerca attivi e funzionanti.  Consisteranno nel licenziamento dei tanti ri  do la percentuale di disoccupazione intellettuale e impoverendo l`Italia di un  patrimonio prezioso qual è quello dei giovani neodottori di  ricerca che rappresentano la linfa vitale di un Paese che vuole  essere competitivo a livello mondiale, e che la lungimirante  visione delle nostre classi dirigenti costringerà a emigrare regalando ad altri paesi le loro capacità scientifiche e tecniche.   Non bastano i tagli alle scuole, alle università, alla ricerca,  il blocco del turn over dei docenti; si deve dare un`altra  mazzata alla ricerca,  che avanza tanto rapidamente, e condannare l`Italia al sottosviluppo,  riportandola indietro di mezzo secolo. Questo governo di ignoranti  e arroganti dovrebbe rendersi conto che reca un grave danno  anche all`economia.  Perché i nostri legislatori prima di legiferare non consultano con più umiltà chi nelle scuole, nelle università, negli enti  di ricercaci vive e ci lavora? <br />Margherita Hack

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