2010-05-13 07:54:00
><div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">[Corriere Fiorentino, 13/05/2010]</div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">Il vertice II presidente della Regione frena l`assessore Marson: prima le nostre priorità, poi coinvolgeremo i cittadini Nuova pista Rossi avvia la pratica «Ma non tutto può stare a Castello» Due ore a Palazzo Vecchio con Renzi: «Lì bisogna/are delle scelte» Si dovrà attendere ancora qualche giorno per capire quali saranno i primi frutti del «patto dell`Arno» tra il sindaco Matteo Renzi e il presidente della Regione Enrico Rossi. Il primo confronto ufficiale tra i due dopo l`elezione di Rossi è andato in scena ieri a Palazzo Vecchio — presenti solo loro, nessun assessore — ed è durato il doppio del previsto: due ore invece di sessanta minuti. Un colloquio approfondito e lungo, insufficiente a sciogliere i molti nodi sul tavolo ma che ha fatto emergere chiaramente la linea Rossi, le sue condizioni per lo sviluppo dell`aeroporto. Tra i due c`è «sintonia e che con oggi è iniziato un confronto aperto su tutti i temi che interessano l`amministrazione comunale e la Regione», dicono entrambi alla fine del faccia a faccia. Sul tavolo molte questioni, su tutte la nuova pista dell`aeroporto di Peretola. Rossi è arrivato a Palazzo Vecchio con un robusto dossier sotto braccio e con la richiesta a Renzi di «indicare le sue priorità» alla luce del fatto che tutto, a Castello, non si può costruire. Il governatore ha fatto presente al primo cittadino, che nell`area Castello-Sesto Fiorentino sono previsti lo sviluppo dello scalo «Vespucci», l`insediamento Fondiaria, la cittadella viola e il nuovo stadio, il futuro termovalorizzatore, il Parco della Piana. Rossi avrebbe detto che qualche scelta è indispensabile, magari riducendo alcuni volumi e privilegiando alcune opere rispetto ad altre o sfruttando gli spazi stello non andranno più ne gli uffici della Regione, ne quelli della Provincia. Da parte del governatore nessuna posizione preconcetta, anzi un`apertura implicita allo sviluppo dello scalo, ma la richiesta che Palazzo Vecchio si faccia carico della complessità delle questioni. Renzi ha apprezzato l`approccio ed è entrato subito nel merito, ma la ricognizione ha chiesto molto più tempo del previsto e nonostante il prolungamento del vertice non si è riusciti a stringere, rimandando quindi la comunicazione ai cittadini al prossimo incontro, voluto da entrambi in tempi brevissimi. Palazzo Vecchio ha la necessità di capire esattamente cosa indicare nel piano strutturale (Renzi ad esempio ha più volte detto che se si fa la Cittadella viola i suoi volumi edificabili vanno sottratti a quelli già concessi a Fondiaria a Castello), la Regione di avere il quadro fiorentino chiaro per poter convocare il tavolo con gli enti sull`aeroporto e lì discutere anche di Parco delle Piana. L`assessore all`urbanistica Anna Marson in giunta ha sostenuto la necessità di un percorso di partecipazione su Parco e «Vespucci», usando gli strumenti concessi dalla legge regionale e proseguendo il percorso iniziato a fine 2009 dalla giunta Martini, ma Rossi ed altri hanno fatto presente che è necessario conoscere le linee strategiche dell`area prima di chie- dini, rimandando quindi la partecipazione ad un momento successivo e il vertice Rossi-Renzi è servito anche ad accelerare i tempi, come chiesto anche dalla Provincia. Si è discusso anche di Maggio e infrastrutture e sembra che si sia anche parlato dei fondi concessi dalla Regione alla città negli anni precedenti e non utilizzati o valorizzati, come anche del contestato trasferimento di uffici regionali a Castello, tassello ritenuto da Domenici fondamentale per valorizzare l`area ma che è stato congelato dallo scandalo seguito all`inchiesta della magistratura sull`area. Di sicuro Renzi e Rossi credono nel «patto dell`Arno» e non delegheranno a nessuno i nodi politici che legano il futuro di Firenze a quello dell`area metropolitana e della regione. E intanto dell`aeroporto si parlerà anche nel nuovo Consiglio regionale dove Nicola Nascosti (Pdl) ha presentato un`interrogazione al presidente per conoscere «l`orientamento della giunta». Mauro Bonciani</div>
<div>[Corriere Fiorentino, 13/05/2010] Il vertice II presidente della Regione frena l`assessore Marson: prima le nostre priorità, poi coinvolgeremo i cittadini Nuova pista Rossi avvia la pratica «Ma non tutto può stare a Castello» Due ore a Palazzo Vecchio con Renzi: «Lì bisogna/are delle scelte» Si dovrà attendere ancora qualche giorno per capire quali saranno i primi frutti del «patto dell`Arno» tra il sindaco Matteo Renzi e il presidente della Regione Enrico Rossi. Il primo confronto ufficiale tra i due dopo l`elezione di Rossi è andato in scena ieri a Palazzo Vecchio — presenti solo loro, nessun assessore — ed è durato il doppio del previsto: due ore invece di sessanta minuti. Un colloquio approfondito e lungo, insufficiente a sciogliere i molti nodi sul tavolo ma che ha fatto emergere chiaramente la linea Rossi, le sue condizioni per lo sviluppo dell`aeroporto. Tra i due c`è «sintonia e che con oggi è iniziato un confronto aperto su tutti i temi che interessano l`amministrazione comunale e la Regione», dicono entrambi alla fine del faccia a faccia. Sul tavolo molte questioni, su tutte la nuova pista dell`aeroporto di Peretola. Rossi è arrivato a Palazzo Vecchio con un robusto dossier sotto braccio e con la richiesta a Renzi di «indicare le sue priorità» alla luce del fatto che tutto, a Castello, non si può costruire. Il governatore ha fatto presente al primo cittadino, che nell`area Castello-Sesto Fiorentino sono previsti lo sviluppo dello scalo «Vespucci», l`insediamento Fondiaria, la cittadella viola e il nuovo stadio, il futuro termovalorizzatore, il Parco della Piana. Rossi avrebbe detto che qualche scelta è indispensabile, magari riducendo alcuni volumi e privilegiando alcune opere rispetto ad altre o sfruttando gli spazi stello non andranno più ne gli uffici della Regione, ne quelli della Provincia. Da parte del governatore nessuna posizione preconcetta, anzi un`apertura implicita allo sviluppo dello scalo, ma la richiesta che Palazzo Vecchio si faccia carico della complessità delle questioni. Renzi ha apprezzato l`approccio ed è entrato subito nel merito, ma la ricognizione ha chiesto molto più tempo del previsto e nonostante il prolungamento del vertice non si è riusciti a stringere, rimandando quindi la comunicazione ai cittadini al prossimo incontro, voluto da entrambi in tempi brevissimi. Palazzo Vecchio ha la necessità di capire esattamente cosa indicare nel piano strutturale (Renzi ad esempio ha più volte detto che se si fa la Cittadella viola i suoi volumi edificabili vanno sottratti a quelli già concessi a Fondiaria a Castello), la Regione di avere il quadro fiorentino chiaro per poter convocare il tavolo con gli enti sull`aeroporto e lì discutere anche di Parco delle Piana. L`assessore all`urbanistica Anna Marson in giunta ha sostenuto la necessità di un percorso di partecipazione su Parco e «Vespucci», usando gli strumenti concessi dalla legge regionale e proseguendo il percorso iniziato a fine 2009 dalla giunta Martini, ma Rossi ed altri hanno fatto presente che è necessario conoscere le linee strategiche dell`area prima di chie- dini, rimandando quindi la partecipazione ad un momento successivo e il vertice Rossi-Renzi è servito anche ad accelerare i tempi, come chiesto anche dalla Provincia. Si è discusso anche di Maggio e infrastrutture e sembra che si sia anche parlato dei fondi concessi dalla Regione alla città negli anni precedenti e non utilizzati o valorizzati, come anche del contestato trasferimento di uffici regionali a Castello, tassello ritenuto da Domenici fondamentale per valorizzare l`area ma che è stato congelato dallo scandalo seguito all`inchiesta della magistratura sull`area. Di sicuro Renzi e Rossi credono nel «patto dell`Arno» e non delegheranno a nessuno i nodi politici che legano il futuro di Firenze a quello dell`area metropolitana e della regione. E intanto dell`aeroporto si parlerà anche nel nuovo Consiglio regionale dove Nicola Nascosti (Pdl) ha presentato un`interrogazione al presidente per conoscere «l`orientamento della giunta». Mauro Bonciani</div>

Redazione

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