2010-05-09 20:37:28
>
<p style="margin-bottom: 0cm;">[La Repubblica Firenze, 09/05/2010]</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Dopo una battaglia durata oltre quattro anni, riprendono i lavori in via Arnoldi, alle pendici di Bellosguardo. Lo denunciano i comitati dei cittadini dell´area fiorentina. Giudici Costruzioni annuncia nel suo sito internet l´apertura del cantiere, dove sorgerà – si legge – «un moderno complesso residenziale perfettamente inserito nel panorama circostante alle pendici della collina di Bellosguardo». L´intervento prevede la realizzazione di 25 appartamenti, monolocali, bilocali o di 3, 4 e 5 vani, con logge o giardini privati e con la possibilità di box auto, posti auto coperti e cantine di varie metrature. Il costruttore precisa che l´edificio rispetta le nuove normative in materia di risparmio energetico.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Quei terreni di via Arnoldi, classificati come area agricola ad alto valore ambientale e inseriti nel perimetro del parco storico delle colline e delle aree fragili, erano stati riperimetrati, riclassificati come «sottozona edificata di integrazione» e dichiarati edificabili nel 2005 nell´ambito del programma «Ventimila alloggi in affitto». Il Comune autorizzò la costruzione di tre edifici collegati, per un totale di 53 appartamenti. Gli abitanti di via Arnoldi e via di Soffiano si opposero con decisione. Il 27 novembre 2006 il Tar dette loro ragione, sostenendo che anche le aree agricole lambite dalla città sono un valore da tutelare e valorizzare. Variante e concessioni edilizie furono annullate. Ma il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza, rilevando che i terreni sono inglobati su tre lati in una zona fortemente urbanizzata e che il Comune si era comunque preoccupato di mantenere un´ampia porzione di verde pubblico. La sentenza è arrivata il 27 ottobre 2009, pochi giorni prima che l´inchiesta sulla società di progettazione Quadra coinvolgesse il progettista Riccardo Bartoloni e il costruttore Lorenzo Giudici. Passata la tempesta, l´impresa ha riaperto il cantiere. I cittadini si rivolgono al sindaco Matteo Renzi. Gli ricordano che ha promesso «non un metro quadrato di cemento in più» e gli chiedono come possa permettere «che i propri uffici "competenti" autorizzino questo ennesimo scempio».</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">(f.s.)

Redazione

Ultimi post di Redazione (vedi tutti)
- APPELLO PER LA SALVAGUARDIA E LA RIGENERAZIONE DEI PAESI - 8 Luglio 2025
- Le case dei sogni. Inchiesta sul turismo nel centro di Napoli - 25 Giugno 2025
- L’entrata in guerra degli USA - 24 Giugno 2025