Blitz Marson: meno poteri ai Comuni

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2010-07-15 10:18:43

><p>[Corriere Fiorentino, 15 Luglio 2010] L`aveva detto. E alla fine, con un blitz, l`ha fatto. L`assessore  regionale all`urbanistica Anna Marson ha messo nero su bianco  quanto annunciato nelle settimane scorse: la Regione vigilerà  sui Comuni, i regolamenti urbanistici che in alcuni casi hanno  «bruciato» le previsioni pluriennali dei piani strutturali  e l`autonomia che in diverse zone della Toscana sarebbe sfuggita  al controllo.  Tutto questo è contenuto in poche righe. In  una variazione al Dpef (documento di programmazione economica  e finanziaria) approvata con una delibera di giunta il 12 luglio.  Nella quale si stabilisce «di rivedere e perfezionare la legge  i del 2005 (quella con le norme per il governo del territorio)  per quanto concerne le relazioni fra Regione, Province e Comuni  in merito alla redazione e approvazione degli atti di  pianificazione  e governo del territorio, al fine di assicurare un corretto  ed efficace rapporto fra piani strutturali e regolamenti urbanistici  e di accompagnare le autonomie comunali con adeguati strumenti  di indirizzo, monitoraggio e valutazione».  Ma perché si tratterebbe  di un blitz? Perché questa modifica, secondo il Pdl, è venuta  dopo la fase di concertazione con le parti sociali e le associazioni,  compresa quella dei Comuni, l`Anci. L`ultimo tavolo prima della  variazione che riporta poteri di controllo, indirizzo e valutazione  sull`urbanistica in seno alla Regione si era tenuto il 21 giugno  scorso. A rappresentare l`Anci era intervenuto il sindaco di  Pontassieve Marco Mairaghi, ma di una simile (anche se annunciata  sui giornali e in Consiglio regionale) variazione quel giorno  non se ne parlò, come si legge sui verbali della riunione.   La mossa della Regione è preliminare. Ma con due certezze importanti:   si farà in fretta (il Dpef dovrebbe essere approvato entro  la fine di luglio) e ci  verno del territorio (per la felicità  della Rete dei comitati toscani, era la prima loro richiesta  ufficiale a Rossi e Marson). Con in più, scritti neri su bianco  nel Dpef altri principi dell`inversione di tendenza nell`urbanistica  toscana: il potenziamento del riuso e della riqualificazione  dei volumi edilizi esistenti; la tutela del territorio rurale;  la definizione del pianto integrato territoriale rendendo effettiva  la salvaguardia, la valorizzazione e la riqualificazione dei  paesaggio regionali e l`adeguamento degli strumenti conoscitivi  dello stato del territorio regionale (in primis il progetto  di una nuova cartografia). Sulla carta insomma un bei giro  di vite alla nuova edilizia.  Un blitz — dove è stata cancellata  anche la soppressione delle Comunità Montane ma non un suo  possibile «superamento» in favore delle Unioni dei Comuni —  appunto, per il consigliere regionale del Pdl Nicola Nascosti:  «Le comunità Montane non saranno soppresse e con le Unioni  dei Comuni nascerà una nuova sovrastruttura. Sull`urbanistica  invece la "sovietizzazione" tanto temuta dal presidente della  Provincia di Firenze Andrea Barducci si è realizzata con il  commissariamento delle politiche urbanistiche dei Comuni introdotto  in un vero e proprio blitz dopo la concertazione a cui aveva  partecipato anche l`Anci. La linea Marson è stata introdotta  in maniera subdola». Per tutto il gruppo del Pdl però c`è di  più in questo Dpef: «Una crisi istituzionale senza precedenti».  «La giunta — ha detto il capogruppo Alberto Magnolfi — ha portato  avanti la concertazione infrangendo le regole statutarie. Rossi  contravvenendo allo statuto non ha presentato al tavolo delle  parti sociali ed economiche gli atti di indirizzo del consiglio.  Così si inficia la procedura. Ci riserviamo di impugnare il  tutto davanti alla commissione di garanzia».  Alessio Gaggioli</p>

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