"Cantiere Tav, su polveri e rumore le Ferrovie controllano se stesse"

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2010-07-16 10:11:41

><p>[La Repubblica Firenze, 16/07/2010]</p>
<p>LO SCAVO del tunnel scatterà a febbraio. Comincerà 16 metri sottolo slargo diponte al Pino, accanto alle ex Poste che il sindaco vuole buttare giù. E per tre annila «talpa» si farà strada nel sottosuolo realizzando prima una e poil`altra galleria. Tutto fmito per l`agosto 2015,s econdo contratto: 1,5 miliardi la spesa finale. Ora però tocca a Campo di Marte soffrire: nei cantieri alta velocità sta  iniziando la costruzione del pozzo, linea dipartenza della«talpa». E già c`è qualche conto che non toma.<br /> Si lavora dalle 7 alle 22, sette giorni su sette. Fino a febbraio i materiali di scavo viaggiano su gomma: ben 1 Smila camion, fa i confi Omelia De Zordo, usciranno dal fondo di via Campo d`Arrigo (diretti a Firenze sud) ed entreranno dalla stessa strada all`altezza della passerella. Sono 10 camion al giorno ora. «Potranno arrivare a 67», dice a nome di Ferrovie l`ingegner Francesco Bocchimuzzo, guidando ieri il sopralluogo delle commissioni ambiente e lavoro di Palazzo Vecchio a Campo di Marte. La macchina che scaveràii pozzo rettangolare non è quella indicata nelle carte (c`è una diffida del Comune) e può sviluppare 109 -110 decibel contro il limite fissato di 106, denuncia Tommaso Grassi del Gruppo Spini. Ma soprattutto, chi deve controllare chi? Ci sono ora 2 centraline per le polveri e 2 per il rumore: possibile però che a raccogliere i dati siano le Ferrovie che hanno fatto l`appalto? «Serve un controllore esterno», s`inalbera il presidente della commissione ambiente Eros Cruccolini che, preoccupato perii rumore, sta cercando un invito a cena da qualche abitante di via Campo d`Arrigo per verificare di persona. E poi che fa l`Osservatorio ambientale, perché i cittadini non possono conoscere i dati delle centraline? Di chi è la responsabilità se i cittadini non sono informati? Si parla già di ripetuti «sforamenti» su polveri e rumore. Palazzo Vecchio è in allarme, ma niente diktat per ora: il sindaco Matteo Renzi, massima autorità sanitaria, vuole prima di tutto incontrare l`ad di Ferrovie Moretti il 21, mercoledì prossimo in Regione. «Se il progetto esecutivo non è uguale al definitivo, i lavori non sono autorizzabili», ha minacciato Renzi. E Ferrovie replica con Bocchimuzzo: «II progetto esecutivo è uguale a quello definitivo, cambiano solo alcune modalità di realizzazione». Ma è cosi? I tiranti introdotti per garantire la stabilità delle paratie di cemento del pozzo di partenza della «talpa» possono essere considerati solo modalità realizzative? Gli abitanti di Campo d`Arrigo temono che i cavi lunghi 20-30 metri producano un «effetto-strappo» sulle fondamenta: «Ma no, c`è la strada dimezzo, sono asufficiente distanza», rassicura l`ingegnere. Sicuro che anche le case sul tunnel non hanno niente da temere: «Non ci saranno lesioni». Nonostante la diserzione del Pdl, la commissione resta però perplessa. «Campo di Marte pagherà un prezzo altissimo per l`inquinamento. E la cosa più grave resta l`impatto con la falda», dice De Zordo. «Ferrovie dice che sul rumore si può chiedere una deroga, significa che intendono farlo», avverte Grassi. Mentre il leghista Mario Razzanelli chiede: «Sono state previste iniezioni di cemento per proteggere la Fortezza, perché non si è fatto altrettanto per le abitazioni?».<br /> Dalla Provincia anche Sarà Biagiotti del Pd chiede «che tutte le prescrizioni dell`Osservatorio siano rispettate». Ma perché le «talpe» sono passate da due a una? Cruccolini riferisce la tesi di Ferrovie: «Due talpe produrrebbero una tale montagna di terra da rendere impossibile l`immediato trasporto a Santa Barbara». Salta su il Comitato dei pendolari Valdarno: «Una balla, il vero  motivo è che solo la metà del materiale di scavo è ad oggi autorizzato. Perl`altrametà c`è da aspettare la seconda Valutazione ambientale del ministero».</p>
<p>di Massimo Vanni

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