La talpa minaccia anche l`arte

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2010-07-22 08:57:35

>[Corriere Fiorentino, 22/07/2010] Mentre i  politici discutono dei dettagli del progetto Tav, i cantieri  vanno avanti. E dall`Opificio delle Pietre Dure lanciano l`allarme:  "II nostro nuovo laboratorio di restauro alla Fortezza sarà  messo in pericolo dai lavori del tunnel. Ma nessuno si è fatto  vivo". Così anche il centro d`eccellenza dell`arte fiorentina  è a rischio per il passaggio della talpa.  E` il luogo che ha visto  il restauro della Madonna del Cardellino, della Pala di San  Zeno, della Croce di Giotto. Opere esposte nei più importanti  musei fiorentini e non solo. Ora, il laboratorio più importante  d`Italia nel suo genere , è messo in serio pericolo dai lavori  per realizzare il tunnel della Tav. In tanti avevano espresso  dubbi sui possibili danni al patrimonio fiorentino. Ma ora  a lanciare il grido d`allarme per la difesa del patrimonio  di Firenze è la stessa responsabile dell`ufficio tecnico dell`Opificio  delle Pietre Dure, Alberta Zuffanelli. La sede del nuovo laboratorio  si è da qualche anno trasferita in un padiglione all`interno  della Fortezza da Basso. E proprio lì sotto passerà uno dei  due tunnel che sottoattraverseranno la città. Con un potenziale  rischio che pare ormai acclarato: non è un caso che proprio  nella zona della Fortezza saranno realizzati quattro pozzi  (due lato Romito, due lato Bambini di Beslan) per consentire  iniezioni di cemento che andranno a raff orzarne i bastioni.  "Abbiamo paura per le opere, ma anche per la stessa nuova sede  – spiega Zuffanelli da tempo abbiamo lavorato duramente per  realizzare un laboratorio all`avanguardia che tutti ci invidiano,  e che tutt`oggi stiamo continuando ad adeguare. Adesso non  possiamo rischiare di perdere tutto così".  Anche un`ipotesi  di trasferimento, oltre ad essere un`operazione lunga e complicata,  rappresenterebbe comunque un disastro per gli addetti: "Nessun  tecnico di nessun organismo si è fino ad oggi fatto vivo per  venire a verificare la nostra situazione – ag giunge la responsabile   dell`ufficio, che tira in ballo anche la Soprintendenza ai  beni monumentali – non mi risulta abbia mai sollevato il problema  in Conferenza dei Servizi". Nel laboratorio della Fortezza  che sorge dietro una sbarra che si trova sulla sinistra subito  dopo l`ingresso principale – oggi lavorano circa 70 persone  alle dipendenze del Ministero dei beni culturali. Tutt`oggi  operano perennemente per il restauro delle opere. Ma insieme  a loro gravitano ogni giorno nella struttura decine e decine  di allievi, stagisti stranieri e storici dell`arte. Un vero  e proprio centro d`attrazione culturale in città rischia così  di essere danneggiato pesantemente: Firenze andrà ad alta velocità,  ma sarà ancora capitale dell`arte?

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Redazione

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