Tav e degrado, sei scuole da trasferire

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2010-07-01 09:54:49

>[La Repubblica Firenze, 1/07/2010] Le materne Capuana e Leoncavallo, le elementari Rodari e Santa Maria a Coverciano, le medie inferiori Rosai e Italo Calvino. Sono i sei istituti fiorentini che, per periodi più o meno lunghi, nel prossimo anno scolastico dovranno rimanere vuote, mentre gli studenti saranno spostati su altre scuole. I motivi sono diversi. La Rodari e la Rosai, infatti, saranno interessate dai lavori dell´Alta Velocità. Per la prima l´assessore all´istruzione, Rosa Maria di Giorgi, d´accordo con Asl e Arpat, ha deciso di trasferire tutti i bambini alla Calamandrei per tutto l´anno. Colpa del bitumificio nato tra i cantieri, ritenuto pericoloso per la loro salute. La Rosai, invece, era stata spostata perché il vecchio edificio sorgeva sopra il tunnel. Ma i progetti sono cambiati e adesso il nuovo tunnel passerà sopra la nuova scuola. Perciò l´edificio sarà abbandonato per un mese quando la trivella sotterranea arriverà all´altezza della struttura. Ipotizzare una data, però, è ancora impossibile. Secondo il rapporto del 2010 di Legambiente, Firenze è sedicesima tra i capoluoghi di provincia per la sicurezza degli edifici scolastici, e prima tra quelli di regione. Per l´edilizia, il Comune ha stanziato 30 milioni di euro per il triennio 2010-12, puntando anche sul risparmio energetico. E nella cifra rientrano i lavori delle altre quattro scuole. La Leoncavallo, a Novoli, sarà completamente re-intonacata da luglio fino a gennaio e i ragazzi andranno alla Bargellini. La Calvino, all´Isolotto, che ha registrato dei cedimenti, sarà abbattuta, e i bambini spostati alla De Filippo. Stessa sorte per la Capuana, alle Piagge, da cui i ragazzi usciranno a gennaio, ma la destinazione deve essere ancora decisa. Rimarranno alla Don Milani gli alunni della Santa Maria a Coverciano, demolita anni fa, ma la cui nuova struttura non è ancora pronta. «Ricostruire certe scuole costa meno che ristrutturarle», spiega Di Giorgi. Per tutti i ragazzi spostati, comunque, i disagi saranno ridotti: «Delle navette faranno la spola tra le vecchie scuole e quelle provvisorie». Ma per la Rodari, l´Amministrazione non intende pagare: «Chiederemo che i 150mila euro annui dei pullman se li accollino le Ferrovie. I cantieri sono loro». di Riccardo Bianchi<br />

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