2010-07-27 08:48:23
><div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">Tav, De Zordo: "Nuove azioni legali collettive"</div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;"></div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">[perUnaltracittà 26/07/10]</div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;"></div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">La consigliera aderisce al ricorso "ad adiuvandum". Comunicazione oggi in Consiglio comunale</div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;"></div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">Sul passante dell’Alta Velocità a Firenze pendono diverse nuove azioni legali collettive.</div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">Oggi verrà presentato alla sezione fiorentina della Corte dei Conti un esposto, promosso dal Comitato contro il Sottoattraversamento, che evidenzia i rischi di danni erariali che il progetto comporta, sia per i costi preventivati – già esorbitanti rispetto all’alternativa di superficie – che per i loro probabili aumenti, nonché per i danni ambientali che produrrà e che dovranno essere riparati.</div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">Mercoledì 28 luglio invece arriverà in Tribunale il ricorso di 103 famiglie che chiedono al giudice di fermare i cantieri per scongiurare danneggiamenti a centinaia di edifici, molti di più dei 227 dichiarati dai costruttori. Secondo le perizie dei tecnici incaricati, il bacino di suolo interessato dai cedimenti nella fase di scavo è molto più ampio di quanto detto e il livello di rischio tre volte maggiore, così aumenta in proporzione il numero degli edifici a rischio. Inoltre nell’elenco di FS non ci sono nemmeno gli edifici interessati all’abbassamento o all’innalzamento della falda, fenomeno che colpirà soprattutto la zona tra via Mannelli e i viali di circonvallazione, tra via Campo d’Arrigo e viale dei Mille, tra viale Corsica, viale Redi e via Mariti, la zona attorno a via del Romito, tutto il quartiere del Lippi, la zona del Sodo e delle Tre Pietre. Considerando questo “terremoto programmato”, il numero degli immobili a rischio si può stimare tra mille e 1500. I cittadini che hanno aderito a questo ricorso sobbarcandosi il fastidio e le spese, non hanno solo pensato ai propri interessi, come fa notare il Comitato NoTunnel, ma hanno reso un servizio a tutta la città, permettendoci di conoscere meglio i rischi di quest’opera e dimostrando la sua inutilità.</div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">C’è infine un’altra azione in preparazione, pensata per quei cittadini non direttamente coinvolti dai lavori, che potrebbero fare ricorso per tutelarsi dal danno alla propria qualità della vita. Anche questo ricorso – definito "ad adiuvandum" – consentirebbe di chiedere al giudice lo stop dei lavori, e il comitato promotore chiede in particolare a noi politici contrari all’opera di sottoscriverlo e promuoverlo, dando così un segno concreto di partecipazione alla battaglia contro lo scempio del tunnel. Ho già dichiarato la mia adesione al ricorso "ad adiuvandum".</div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;"></div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">Tutte queste azioni collettive si sommano all’esposto già presentato alla Commissione Europea e alla Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente, al Ricorso alla Corte dei conti e ad altri esposti presentati in Procura. Insomma chi vuol fare passare l’Alta Velocità da Firenze presto e bene ha scelto proprio la strada sbagliata.</div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;"></div>
<div>[perUnaltracittà 26/07/10]</div>
<div></div>
<div>La consigliera aderisce al ricorso "ad adiuvandum". Comunicazione oggi in Consiglio comunale</div>
<div></div>
<div>Sul passante dell’Alta Velocità a Firenze pendono diverse nuove azioni legali collettive.</div>
<div>Oggi verrà presentato alla sezione fiorentina della Corte dei Conti un esposto, promosso dal Comitato contro il Sottoattraversamento, che evidenzia i rischi di danni erariali che il progetto comporta, sia per i costi preventivati – già esorbitanti rispetto all’alternativa di superficie – che per i loro probabili aumenti, nonché per i danni ambientali che produrrà e che dovranno essere riparati.</div>
<div>Mercoledì 28 luglio invece arriverà in Tribunale il ricorso di 103 famiglie che chiedono al giudice di fermare i cantieri per scongiurare danneggiamenti a centinaia di edifici, molti di più dei 227 dichiarati dai costruttori. Secondo le perizie dei tecnici incaricati, il bacino di suolo interessato dai cedimenti nella fase di scavo è molto più ampio di quanto detto e il livello di rischio tre volte maggiore, così aumenta in proporzione il numero degli edifici a rischio. Inoltre nell’elenco di FS non ci sono nemmeno gli edifici interessati all’abbassamento o all’innalzamento della falda, fenomeno che colpirà soprattutto la zona tra via Mannelli e i viali di circonvallazione, tra via Campo d’Arrigo e viale dei Mille, tra viale Corsica, viale Redi e via Mariti, la zona attorno a via del Romito, tutto il quartiere del Lippi, la zona del Sodo e delle Tre Pietre. Considerando questo “terremoto programmato”, il numero degli immobili a rischio si può stimare tra mille e 1500. I cittadini che hanno aderito a questo ricorso sobbarcandosi il fastidio e le spese, non hanno solo pensato ai propri interessi, come fa notare il Comitato NoTunnel, ma hanno reso un servizio a tutta la città, permettendoci di conoscere meglio i rischi di quest’opera e dimostrando la sua inutilità.</div>
<div>C’è infine un’altra azione in preparazione, pensata per quei cittadini non direttamente coinvolti dai lavori, che potrebbero fare ricorso per tutelarsi dal danno alla propria qualità della vita. Anche questo ricorso – definito "ad adiuvandum" – consentirebbe di chiedere al giudice lo stop dei lavori, e il comitato promotore chiede in particolare a noi politici contrari all’opera di sottoscriverlo e promuoverlo, dando così un segno concreto di partecipazione alla battaglia contro lo scempio del tunnel. Ho già dichiarato la mia adesione al ricorso "ad adiuvandum".</div>
<div></div>
<div>Tutte queste azioni collettive si sommano all’esposto già presentato alla Commissione Europea e alla Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente, al Ricorso alla Corte dei conti e ad altri esposti presentati in Procura. Insomma chi vuol fare passare l’Alta Velocità da Firenze presto e bene ha scelto proprio la strada sbagliata.

Redazione

Ultimi post di Redazione (vedi tutti)
- APPELLO PER LA SALVAGUARDIA E LA RIGENERAZIONE DEI PAESI - 8 Luglio 2025
- Le case dei sogni. Inchiesta sul turismo nel centro di Napoli - 25 Giugno 2025
- L’entrata in guerra degli USA - 24 Giugno 2025