2010-07-18 19:57:00
><div><strong></strong>[Corriere fiorentino, 18/07/2010]<br />II progetto esecutivo delle linee 2 e 3 della tramvia sarà presentato a giorni. Un passaggio necessario perché il ministero dei trasporti dia il via libera all`opera (e le banche accendano le linee di credito), con l`obiettivo di far partire i cantieri al più tardi a fine settembre.</div>
I tracciati saranno, quasi certamente, quelli conosciuti (passaggio dal Duomo a parte, sul quale il ministero ha già chiesto un documento per la conferma che dopo la pedonalizzazione i binari non passeranno più di lì). Ma alcuni «nodi critici» rimarranno aperti, d`intesa con le autorità di controllo (ministero compreso), per trovare «soluzioni migliori». E tra queste, c`è anche via dello Statuto e il nodo di piazza Dalmazia-via Corridoni della linea 3.<br /> Il progetto conosciuto, la mediazione trovata durante gli ultimi mesi della giunta Domenici, fu quella di posizionare entrambe le linee da e per Careggi nel tratto Fortezza-sottopasso Statuto, sulla carreggiata sinistra (in direzione Careggi), con l`idea di avere un solo binario nel sottopasso per lasciare più spazio alle auto.<br /> Una scelta che però abbatterebbe molto la velocità commerciale dei Sirio, in pratica lo renderebbe meno efficiente. E creerebbe problemi sulle strade con cui si interseca via dello Statuto e con una serie di altri «affacci», come i passi carrabili (ce ne sono un paio evidenti lungo il tratto prima del sottopasso, sono più numerosi in quello successivo).<br /> Perché allora non lasciare la tramvia al centro? Per salvare gli alberi: quaranta lecci. Fu la battaglia di Verdi e Sinistra per Firenze, allora in maggioranza (e ovviamente dei comitati e dei partiti no tram all`opposizione, come Unaltracittà e il Pdl). Ma i tecnici potrebbero ritornare indietro, verso la soluzione più semplice, quella centrale: gli alberi verrebbero recuperati» ai lati, per il sottopasso (comunque stretto per due binari in questo caso) verrebbe usato un semaforo per far passare le auto parzialmente sopra i binari (scelta, come per il binario unico, che abbasserebbe la velocità commerciale). Sarà possibile fare oggi quello che veniva considerata una aggressione» all`ambiente ieri?<br /> La fermata della tramvia dovrebbe essere in piazza Muratori. Ma ci sono anche altre novità che riguardano il progetto della linea 3 in quella zona. Per costruire il sottopasso stradale che porterà le auto da viale Lavagnini al ponte di via dello Statuto senza far incontrare i binari (che gireranno invece lungo la Fortezza lato vasca verso viale Frate] li Rosselli o verso via Valfon da, ancora ci sono due ipote si in ballo), sarà necessaro chiudere il ponte. Per questo motivo ne nascerà un altro, temporaneo (un ponte bailey) alla fine di via Crispi. E potrebbe diventare successivamente un ponte «vero», come previsto peraltro dal Piano strutturale, che indica anche la possibilità di «aprire» un altro sottopasso in fondo a via Crispi, che sbocchi in via Lami. In alternativa, un altro sottopasso (definito «allineamento») potrebbe nascere in fondo a via 24 maggio, sfondando in via Milanesi. Obiettivo, sempre lo stesso: far fluire meglio il traffico dopo che si perdono due corsie in via dello Statuto. Ma mentre questi sono futuri assetti della viabilità, il ponte bailey è già previsto nella cantierizzazione della tramvia. E, considerando cosa è successo alla Certosa, potrebbe diventare a «provvisorio» a «definitivo», nella più italica delle tradizioni.<br /> L`altro nodo della linea tré è il passaggio da piazza Dalmazia verso via Corridoni. Anche in questo caso, il progetto «vecchia maniera» prevedeva il passaggio da via Corridoni e via Pisacane, in direzione piazza Leopolda. Ma anche questa soluzione verrà affrontata, fanno sapere i tecnici delle aziende che costruiscono le linee 2 e 3 della tramvia, nei prossimi mesi.

Redazione

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