2010-07-13 09:29:49
>[Il Corriere Fiorentino, 13/07/2010]<br />«Non sono autorizzati per partire con i lavori». Ferrovie-Renzi, di nuovo tensione. Con nell`aria la voglia di un blitz sui cantieri. Il sindaco di Firenze Matteo Renzi rilancia lo scontro sui cantieri della stazione e del sottoattraversamento. Niente lavori Tav fino a che Ferrovie non danno tutte le sicurezze sul lavoro, dice Renzi, che poi snocciola le competenze sui controlli che passano dai vari nuclei specializzati (come ambiente ed edilizia) dei vigili. Il nodo è sempre la corrispondenza tra progetto definitivo, approvato in conferenza dei servizi nel 2003, e quello esecutivo «che noi non abbiamo ancora visto: neanche io sono informato — dice il sindaco — E se hanno cambiato il progetto, come pare, ne dobbiamo parlare». Perché ci sono ancora nodi da sciogliere: «Vogliono fare il tunnel con una talpa invece di due, mancano le autorizzazioni per la terra da smaltire, ci sono problemi sul collegamento Foster-Santa Maria Novella». Ma, con un velo di ironia, Renzi si dice sicuro «che non ci saranno problemi: stiamo parlando di una grande azienda italiana». I controlli di Arpat, al centro anche di un question time ieri in consiglio comunale presentato da Tommaso Grassi (Spini per Firenze), ci sono già stati, come una diffida da parte del Comune. Lo conferma anche Eros Cruccolini di Sinistra ecologia e libertà, che giovedì terrà un sopralluogo sul cantieri Tav: «In quello di Campo di Marte, mi dicono i responsabili dell`Osservatorio ambientale, sono già stati superati i livelli di rumore». Si riferisce a questi elementi Renzi, quando parla dei poteri di controllo nella mani dei vigili. Forse, come gira voce a Palazzo Vecchio, con la tentazione di un «blitz» per far emergere tutti i problemi. Renzi spiega: «Siamo pronti a ogni tipo di iniziativa se non avremo le sufficienti salvaguardie per la città. Se pensa ci le necessarie garanzie, hanno sbagliato destinatari». Ma non doveva esserci un incontro tra Renzi, l`Ad di Ferrovie Mauro Moretti e il presidente Enrico Rossi? «Se Rossi lo organizza e mi invita, vado volentieri. Meno volentieri se mi invita Moretti, quando fa mi racconta solo storie». E ieri in consiglio comunale sono arrivate molte richieste dalle forze di opposizione: bocciate le proposte su nuove centraline, approvati il rinnovo dell`Osservatorio ambientale, uno sportello informativo, maggiori controlli con ufficiali giudiziari in campo e un Tavolo tra tutti gli enti (proposte alcune da Ornella De Zordo altre da Grassi che attaccano: «Incredibile il no alle centraline per le polveri da parte del Pd»). «Noi saremo al fianco di tutti i cittadini — ha proseguito il sindaco — che avranno reali problemi o danneggiamenti». Renzi ha parlato anche dello studio sulle cinque ipotesi alternative al passaggio dal Duomo contenute in una ricerca commissionata a privati. «È solo la conclusione di un incarico sulle varie ipotesi di riorganizzazione della tramvia — spiega sindaco — II passaggio in sotterranea dal centro lo stiamo verificando», mentre la «trasformazione della linea ferroviaria dalla Leopolda alle Piagge in tramvia si può fare a breve, lo abbiamo già chiesto alla Regione». Renzi parla anche di Piano strutturale, annunciando che dopo il Town meeting e i report degli incontri con le associazioni di categoria («ora si lamentano, ma non sono proprio esenti da responsabilità su quanto successo in questi anni a Firenze») ci saranno, il 21 settembre, «cento assemblee in cento luoghi diversi». Il 26 luglio partirà un piano «intensivo» di lavori sulle strade, 36 strade «tra le quali viale Duse, la Chiantigiana, Perfetti Ricasoli, Lorenzo il Magnifico, Dino del Garbo, Agnolo, Redi, Baccio, Salutati, Fanti, Etruria, Piombino, Dosio e altre. Ad agosto buttiamo giù anche la pensilina della stazione e via del Pratellino». E poi due battute: «La manovra? Solo il polpo Paul può dire come sarà», ironizza il sindaco, secondo cui però la «service tax» da dare ai Comuni «molto interessante la possibilità per i Comuni di intervenire sugli immobili, che non vuoi dire nuove tasse, ma la possibilità di mettere in campo un progetto serio, ad esempio, sugli affitti in nero». <br />Marzio Fatucchi

Redazione

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