2010-07-21 17:15:22
><div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">Tunnel Tav: "Dopo anni di granitiche certezze ecco le prime crepe"</div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">[perUnaltracittà 21/07/10]</div>
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<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">"E’ ancora possibile salvare FIrenze"</div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;"></div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">Dopo anni di pensiero unico, granitiche certezze, protocolli di intesa, contratti firmati e appalti vinti oggi scopriamo che per mettere insieme Ferrovie, Regione Toscana e Comune di Firenze sull’annosa questione del passante Tav servono cinque ore di serrata discussione e due conferenze stampa separate (una di Rossi e una di Renzi), con il prode AD di Ferrovie Mauro Moretti che esce da una porta secondaria per non incontrare i giornalisti.</div>
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<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">L’esito dell’incontro al vertice rende ancora possibile il salvataggio della città di Firenze dallo scempio del tunnel e della stazione sotterranea. Gli enti locali, ma in particolare il sindaco Renzi, chiedono infatti a Ferrovie di verificare le discrepanze tra il progetto definitivo e quello esecutivo del passante, e rinviano dunque a un’ulteriore intesa da vergare su questioni fondamentali che, fino ad oggi, erano state rimosse. Servono garanzie in campo ambientale, per la sicurezza dei cantieri, per l’autorizzazione di un milione e mezzo di metri cubi di terre di scavo, per nuove infrastrutture, come ad esempio un binario di collegamento tra Foster e Santa Maria Novella. E tutto ciò dovrà essere riapprovato da una nuova Conferenza dei servizi, nonché dal Comune di Firenze, prima di dare il via ai lavori veri e propri.</div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;"></div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">Il messaggio è chiaro. Il progetto com’è oggi non convince più nessuno se non Ferrovie. Il dibattito culturale esploso dopo anni di lavorìo dal basso dei comitati NoTunnel ha prodotto i suoi effetti. Oggi, prima che Firenze venga devastata come il Mugello e Bologna, la pressione dal basso deve aumentare e affiancarsi alle altre voci che sempre più numerose puntano il dito verso l’unica alternativa possibile: l’attraversamento in superficie con annessa nuova stazione.</div>
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<div>[perUnaltracittà 21/07/10]</div>
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<div>"E’ ancora possibile salvare FIrenze"</div>
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<div>Dopo anni di pensiero unico, granitiche certezze, protocolli di intesa, contratti firmati e appalti vinti oggi scopriamo che per mettere insieme Ferrovie, Regione Toscana e Comune di Firenze sull’annosa questione del passante Tav servono cinque ore di serrata discussione e due conferenze stampa separate (una di Rossi e una di Renzi), con il prode AD di Ferrovie Mauro Moretti che esce da una porta secondaria per non incontrare i giornalisti.</div>
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<div>L’esito dell’incontro al vertice rende ancora possibile il salvataggio della città di Firenze dallo scempio del tunnel e della stazione sotterranea. Gli enti locali, ma in particolare il sindaco Renzi, chiedono infatti a Ferrovie di verificare le discrepanze tra il progetto definitivo e quello esecutivo del passante, e rinviano dunque a un’ulteriore intesa da vergare su questioni fondamentali che, fino ad oggi, erano state rimosse. Servono garanzie in campo ambientale, per la sicurezza dei cantieri, per l’autorizzazione di un milione e mezzo di metri cubi di terre di scavo, per nuove infrastrutture, come ad esempio un binario di collegamento tra Foster e Santa Maria Novella. E tutto ciò dovrà essere riapprovato da una nuova Conferenza dei servizi, nonché dal Comune di Firenze, prima di dare il via ai lavori veri e propri.</div>
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<div>Il messaggio è chiaro. Il progetto com’è oggi non convince più nessuno se non Ferrovie. Il dibattito culturale esploso dopo anni di lavorìo dal basso dei comitati NoTunnel ha prodotto i suoi effetti. Oggi, prima che Firenze venga devastata come il Mugello e Bologna, la pressione dal basso deve aumentare e affiancarsi alle altre voci che sempre più numerose puntano il dito verso l’unica alternativa possibile: l’attraversamento in superficie con annessa nuova stazione.</div>
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Redazione

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