Manifestazioni studentesche, tutelare l’agibilità delle strade cittadine

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2010-10-12 08:32:06

>[perUnaltracittà 11/10/2010]  <strong><strong>Questo l’intervento odierno di Ornella De Zordo in Consiglio comunale</strong><br /> </strong><strong><strong>Luogo delle relazioni di una comunità, che vive e si esprime, e non solo che compra e vende</strong></strong> <br />
<p>"L’ossessione securitaria sta passando il limite. Se è comprensibile da parte di chi vagheggia ancora un ordine fatto di stivali e manganello, meno lo è per altri. Non è in nessun modo accettabile che sia negata a priori l’agibilità di piazza San Marco, in cui da 50 anni si svolgono le manifestazioni degli studenti e non solo. Si vieterà poi via Cavour, o via Lamarmora? Si confinerà ogni manifestazione in viale XI Agosto, così non disturba? Alla fine si vieteranno definitivamente? La tradizione democratica e la libertà di espressione e di manifestazione non può essere messa in discussione, né da un questore né da un assessore. Lo spazio pubblico della città è, e resta, appunto pubblico, le piazze del centro sono state, e sono, il luogo in cui i cittadini si trovano, si raccolgono, discutono festeggiano o protestano. Evidentemente qualcuno è talmente abituato a considerare la città come un gigantesco outlet, che ha perso di vista ciò che invece è davvero: luogo delle relazioni di una comunità, che vive e si esprime, e non solo compra e vende.</p>
Stesse considerazioni per le reazioni scomposte dopo la manifestazione di venerdì: si invoca il pugno di ferro e la massima severità, per cosa? Per un fumogeno? Non c’è stato alcun problema di ordine pubblico, nonostante l’apparire di un paio di provocatori neofascisti, e allora di cosa stiamo parlando? Se c’è stato “disturbo” chiedetene conto al ministro Gelmini, che ha come unica missione quella di distruggere la scuola pubblica; noi ringraziamo chi si oppone, nelle scuole, nelle università, e anche in piazza.&quot

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Redazione

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