2010-09-07 08:19:15
>[Il Giornale della Toscana, 07/09/10]<br />Una nuova grana nei rapporti già tesi tra Comune di Firenze e Ferrovie dello Stato sull’annosa questione della stazione Foster. Come anticipato ieri da La Repubblica, le Fs hanno “cancellato” il people mover, tra la stazione Tav e lo scalo di Santa Maria Novella. Tra le cinque richieste di Renzi, Ferrovie hanno bocciato anche la risistemazione del Mugnone e la doppia talpa per gli scavi. Ieri il sindaco non ha rilasciato dichiarazioni al riguardo, ma dal suo staff parlano di un Renzi piuttosto adirato per le notizie provenienti da Roma. Le Ferrovie attrezzeranno un treno- navetta per trasportare i passeggeri dall’area degli ex Macelli, dove sorgerà la stazione Tav e dove scenderanno i fruitori dell’Alta Velocità, e dicono addio al people mover, una sorta di trenino su un solo binario che avrebbe accorciato notevolmente i tempi di spostamento tra i due scali. La Regione Toscana, intanto, ha approntato una bozza del protocollo con Fs sui cinque punti sollevati da Renzi prima dell’estate, uno dei quali riguardava appunto il collegamento tra le due stazioni. L’ad delle Ferrovie, Mauro Moretti, secondo quanto riporta Repubblica, sembra pronto a chiedere le penali per ogni giorno di ritardo nei lavori da tempo iniziati. Perlomeno quelli preparatori agli scavi di tunnel e stazione che dovrebbero iniziare a giugno invece che a febbraio. Moretti ha ricordato che la convenzione firmata ai tempi della concessione gratuita da parte delle ferrovie dei terreni a Porta al Prato per il nuovo Parco della musica prevedeva in cambio il permesso per le ferrovie a edificare su altri terreni di loro proprietà. Di fronte al piano strutturale a volumi zero in via di approvazione a Palazzo Vecchio, Moretti vuole che i conti siano messi nero su bianco una volta per tutte. Quanto al “no” al people mover, l’ad di Ferrovie avrebbe ricordato che le Fs hanno già dato 12 milioni quando l’amministrazione comunale ha deciso di spostare la linea 2 della tramvia fuori dal sedime ferroviario di via Circondaria dove era stata inizialmente prevista, e quindi non sono disposte a pagare ulteriormente per una scelta non imputabile a loro. Inoltre, Moretti &Co. sono convinti che non ci saranno molti passeggeri tra la stazione Tav e Santa Maria Novella. In caso contrario attrezzeranno il treno-navetta ogni cinque minuti tra le stazioni Statuto, Foster e Smn. Il rischio, così, è che per andare da Bologna a Firenze con la Tav ci vorranno 37 minuti, e poi altri 20-25 per spostarsi dai due Macelli in centro, a Santa Maria Novella, facendo perdere i benefici su Firenze dell’Alta Velocità ferroviaria. Sulla vicenda dei lavoro per la Tav interviene anche la capogruppo di Perunaltracittà, Ornella De Zordo: «Veniamo a sapere da Riccardo Fusi, patron di Baldassini e Tognozzi, una delle maggiori imprese di costruzioni italiane – afferma De Zordo – che lo scavo di viale Belfiore non è in ritardo, è che scavare lì è difficile, difficilissimo: per uno scavo di 1 ettaro di superficie, e 22 metri di profondità, non sono bastati i 5 anni del permesso iniziale, ce ne vogliono altri 5. Qualcuno può dire allora con una certa credibilità quanto ci vorrà per la Stazione Foster, che è a soli 100 metri di distanza dal cantiere di viale Belfiore e che prevede uno scavo di 4 ettari, profondo 45 metri? Senza parlare dei lavori per il doppio tunnel di 7 km. Qualcuno può credere alle assurde previsioni di completamente dell’intero sottoattraversamento, stazione compresa, in 7 anni?». Inoltre con il “no” di Moretti al people mover «saremo costretti a cambiare 3 treni in 800 metri. Alla faccia della velocità e della comodità», denuncia De Zordo.

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