Manovra, De Zordo: "Per Tremonti saremo i primi della classe"

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2011-07-18 14:44:31

><span style="font-family: georgia,serif;"><strong><span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: medium;"><br /></span>Comunicazione in aula<br /><br /></span></strong>Per una critica seria e circostanziata della manovra di Tremonti basta leggersi "La contromanovra di Sbilanciamoci 2012-2014", dove si possono vedere le puntuali proposte per difendere il lavoro, i diritti, il welfare e rilanciare un’economia giusta riducendo il debito. Non è affatto fantapolitica, anzi, è la proposta più concreta che si possa concepire: 51 miliardi di contromanovra in 3 anni con cui far tornare i conti, rilanciare l’economia e proteggere le fasce più deboli della popolazione. Come? Introducendo ad esempio una tassa sui patrimoni milionari, (10 miliardi di entrate), tagliando spese militari del 20% (16 miliardi coi soli caccia f35), cancellando le spese per le grandi opere faraoniche e rilanciando le tante piccole opere di messa in sicurezza del territorio, tassando  le rendite al 23%, dimezzando il numero di parlamentari.<br /> <br />Furbescamente concentrata del biennio 2013-14 la manovra Tremonti-Berlusconi è iniqua perchè colpisce i redditi medio bassi, applica tagli lineari anche nella riduzione delle detrazioni fiscali. Affossa il Paese sempre più nella depressione. Si aggiunga che il Governo invita gli enti locali a far cassa vendendo le società dei servizi pubblici di rilevanza economica proseguendo sulla via fallimentare già applicata in altri Paesi negli anni ’80.<br /> <br />Ma cosa sta succedendo in una città come Firenze, governata da un centrosinistra che dovrebbe contrapporsi, almeno sulla carta, a questa impostazione veteroliberista? Su troppi fronti si imboccano strade simili: </span>
<div><span style="font-family: georgia,serif;"><br />- non si mettono in discussione le grandi opere di immagine anche se costosossime e inutili: non ci si oppone al tunnel tav, si ipotizzano bretelle e passanti per il traffico su gomma, si stanziano cifre milionarie per ripavimentare sfarzosamente le strade regine dello shopping come via Tornabuoni; in più, si anticipa nel Patto dei Sindaci il road pricing che altro non è se non un balzello che colpisce in modo "lineare" la cittadinanza.<br /> <br /> – nei confronti dei dipendenti si rischia di imitare Brunetta con uscite demagogiche e ridicole, tipo pausa sigaretta timbrando il cartellino; atto ancora più grave, si risparmia sul personale (vedi bilancio) e si taglia sui servizi. Non parliamo poi dei diritti dei lavoratori all’interno delle zocietà pattecipate o di una fondazione come il Maggio le cui vertenze sono ben note. D’altra parte come dimenticare l’indimenticabile "con Marchionne senza se e senza ma".<br /> <br />- si continua sulla strada delle privatizzazioni dei servizi, nonostante sia chiaro che l’ingresso del privato non porti alcun beneficio e tolga qualità al servizio stesso e dia insicurezza alla condizione dei lavoratori: come per Tremonti l’importante è far quadrare il conticino, 10 milioni di cassa per le quote Ataf, come già fu per Publiacqua nel 2006, non importa poi chi ne paga le conseguenze.<br /> <br />Sarebbe di vitale importanza, ora, qui, ma anche per il futuro del Paese, che uno schieramento politico che si candida – o almeno dovrebbe – ad essere alternativo all’attuale governo di destra, indicasse soluzioni, strade, orizzonti qualitativamente diversi da quelli che hanno accresciuto le disuguaglianze e l’ ingiustizia sociale, portandoci al disastro attuale. E invece, anche tenendo conto delle oggettive difficoltà della congiuntura economico finanziaria, si resta all’interno dello stesso orizzonte che ha portato all’attuale fallimento.</span></div&gt

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