Firenze 10+10: Proposte dal basso contro politiche liberiste Toscana

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2012-11-07 11:53:34

><span style="font-size: 13.5pt; font-family: Georgia; color: red;">Spazi Liberati – Lotte locali e proposte dal basso</span><span style="font-size: 10pt; font-family: Georgia; color: #222222;"><br /> Info:<span> </span><a href="mailto:spaziliberati@gmail.com" target="_blank"><span style="color: #1155cc;">spaziliberati@gmail.com</span></a><span> </span><wbr></wbr>|<span> </span><a href="http://spaziliberati.wordpress.com/" target="_blank"><span style="color: #1155cc;">http://spaziliberati.<wbr></wbr>wordpress.com</span></a><br /> <br /> </span><span style="font-size: 13.5pt; font-family: Georgia; color: #222222;">17<span> </span>organizzazioni attive sul territorio lanciano appello "Spazi Liberati"<span> </span></span><span style="font-size: 10pt; font-family: Georgia; color: #222222;"><br /> </span><strong><span style="font-size: 13.5pt; font-family: Georgia; color: red;">Firenze 10+10: Proposte dal basso contro politiche liberiste<span> </span>Toscana</span></strong><span style="font-size: 10pt; font-family: Georgia; color: #222222;"><br /> </span><span style="font-size: 13.5pt; font-family: Georgia; color: #222222;">Campagna per opposizione comune contro<span> </span>privatizzazioni, grandi opere, sfruttamento risorse</span><span style="font-size: 10pt; font-family: Georgia; color: #222222;"><br /> <br /> Mentre nel discorso della vittoria Barak Obama rivendica la centralità della riforma sanitaria per garantire le cure anche ai più poveri, la Regione Toscana sulla diagnostica indirizza i pazienti verso il privato, facendo così arretrare il servizio sanitario pubblico. E’ solo l’ultimo esempio di come<span><strong> </strong></span><strong>gli Enti locali toscani<span> </span></strong>siano ormai<span> </span><strong>succubi del pensiero unico liberista<span> </span></strong>e di come sia pertanto utile e necessaria un’opposizione diffusa sul territorio capace di ribaltare questa prospettiva che sta letteralmente erodendo, complice la crisi, i diritti e i servizi dei cittadini e delle cittadine.<br /> <br /> E’ per questo che un gruppo di<span> </span><strong>17 organizzazioni di base attive in Toscana</strong><span> </span>(vedi sotto l’elenco) ha costituito la rete "Spazi Liberati – Lotte locali e proposte dal basso" che si fonda sull’"<strong>Appello per una mobilitazione locale condivisa</strong>" che sarà presentato domani alle 16 all’interno di Firenze 10+10, il forum antiliberista in corso fino all’11 novembre alla Fortezza da basso.</span><span><span style="font-size: 10pt; font-family: Arial; color: #222222;"> </span></span><span style="font-size: 10pt; font-family: Georgia; color: #222222;"><br /> <br /> Al centro dell’appello le buone pratiche per una società giusta, egualitaria e solidale che condanna la mercificazione delle persone e delle risorse naturali. Buone pratiche che contrastano le politiche dell’austerità – fallite in passato nel Sud del mondo e in paesi come l’Argentina -, e oggi imposte dalle istituzioni europee, dal<span> </span><strong>governo Monti e</strong>, al termine della filiera,<span> </span><strong>ribadite acriticamente sui nostri territori da Regione Toscana, Province, Comuni, Asl</strong>, <strong>aziende partecipate</strong> amministrate troppo spesso da politici privi di visione e da manager riciclati dalla politica. Enti che nella stragrande maggioranza sono governati da<span> </span>forze politiche che si dichiarano di progressiste e/o di sinistra<span> </span>e anche da partiti sedicenti anticapitalisti ma che nonostante questo vedono solo uno sviluppo fondato su una governance grezza della globalizzazione.<br /> <br /> <strong>La proposta di Spazi liberati si fonda invece sulla pratica diretta sul territorio</strong>, ovvero sulle lotte e sulle campagne che negli ultimi anni hanno visto "fare politica" dal basso milioni di persone stanche di un sistema politico forte con i deboli e debole con i forti: dalle campagne referendarie per l'<strong>acqua pubblica</strong><span> </span>e contro il nucleare a quelle sui<span> </span><strong>rifiuti zero</strong>; dalla finanza al servizio della persona al contrasto alla privatizzazione di <strong>sanità, trasporto pubblico</strong> locale e servizi pubblici; dal rispetto dei<strong>diritti dei lavoratori</strong>, dei <strong>detenuti</strong>, dei <strong>migranti</strong> e di chi soffre alla<span> </span>cura dei malati causati<strong> </strong>dall’<strong>inquinamento ambientale istituzionalizzato</strong>; dalla manutenzione del territorio<span> </span><strong>contro la cementificazione e il contrasto alle grandi opere</strong>; le <strong>occupazioni di case e palazzi abbandonati in mano alla speculazione</strong>; la denuncia degli sprechi, del clientelismo e della<span> </span><strong>corruzione</strong>.<br /> <strong><br /> I promotori di Spazi Liberati</strong>: Abitanti a piede libero (PT), Associazione Pantagruel (FI), Comitato No Tunnel Tav (FI), Comitato contro la terza corsia Firenze-Mare, Comitato contro la privatizzazione di Ataf (FI), Comitato San Salvi chi può (FI), Comunità delle Piagge (FI), Coordinamento comitati Ato Toscana centro, Fondo etico e sociale delle Piagge (FI), Forum toscano dei movimenti dell’acqua, Fuori binario (FI), l’Altracittà – giornale della periferia (FI), Lo Sbertoliano (PT), Mag Firenze, Medicina democratica (FI), Movimento lotta per la casa (FI), perUnaltracittà – lista di cittadinanza (FI).</span><span style="font-size: 10pt; font-family: Arial; color: #222222;"></span>
<h2 style="background: none repeat scroll 0% 0% white;"><span style="font-family: Georgia; color: red;">Appello per una mobilitazione locale condivisa: 8 novembre, dalle 16 alle 19 alla Fortezza da Basso (FI)</span><span style="font-family: Arial; color: #222222;"></span></h2>
<p style="background: none repeat scroll 0% 0% white;"><strong><span style="font-size: 14pt; font-family: Georgia; color: #222222;">SPAZI LIBERATI<br /> </span></strong><strong><span style="font-size: 10pt; font-family: Georgia; color: #222222;">Toscana specchio d’Europa. Lotte locali e proposte dal basso</span></strong><span style="font-size: 10pt; font-family: Arial; color: #222222;"></span></p>
<p style="background: none repeat scroll 0% 0% white;"><span style="font-size: 10pt; font-family: Georgia; color: #222222;">(Dal giovedì mattina al venerdì sera la sala presso la Palazzina Lorenese ospiterà materiale informativo e una rassegna video delle realtà che promuovono “Spazi Liberati”)</span><span style="font-size: 10pt; font-family: Arial; color: #222222;"></span></p>
<p style="background: none repeat scroll 0% 0% white;"><strong><span style="font-size: 10pt; font-family: Georgia; color: #222222;">Appello per una mobilitazione locale condivisa</span></strong><strong><span style="font-size: 10pt; font-family: Arial; color: #222222;"></span></strong></p>
<p style="background: none repeat scroll 0% 0% white;"><span style="font-size: 10pt; font-family: Georgia; color: #222222;">Lo sviluppo sociale, economico e culturale del territorio toscano e di chi lo vive dipende dalla capacità di praticare una società giusta, egualitaria e solidale che condanna la mercificazione delle persone, delle risorse e dei danni causati alla Terra in quanto fonte insostituibile di benessere collettivo.</span><span style="font-size: 10pt; font-family: Arial; color: #222222;"></span></p>
<p style="background: none repeat scroll 0% 0% white;"><span style="font-size: 10pt; font-family: Georgia; color: #222222;">Oggi le politiche liberiste dei governi europei colpiscono le popolazioni dei Paesi in piena crisi economica. L’austerità è al centro delle soluzioni praticate in Italia, Grecia, Portogallo, Spagna e Irlanda. Milioni di persone si impoveriscono ma viene così salvaguardato il potere delle istituzioni finanziarie, del grande capitale e delle banche. Si replica il grande fallimento economico e finanziario che a partire dagli anni Ottanta ha colpito duramente i popoli del Sud del mondo: negazione dei diritti, privatizzazioni dei beni e dei servizi pubblici, sfruttamento della forza lavoro, depauperamento della natura e del territorio.</span><span style="font-size: 10pt; font-family: Arial; color: #222222;"></span></p>
<p style="background: none repeat scroll 0% 0% white;"><span style="font-size: 10pt; font-family: Georgia; color: #222222;">Le stesse politiche sono ribadite acriticamente sui nostri territori dagli Enti locali. La Regione Toscana, le Province, i Comuni, le Asl, le aziende partecipate non sono da meno. Amministrate troppo spesso da politici privi di visione e da manager riciclati dalla politica, attuano linee di condotta vetuste e nocive per i cittadini. Erodono i diritti dei più deboli; puntano ad uno sviluppo prettamente capitalistico fondato sulle grandi, inutili e dannose opere pubbliche; privatizzano beni comuni come l’acqua e servizi come il trasporto pubblico locale; respingono le buone pratiche per ridurre, riutilizzare, riciclare e recuperare i rifiuti a vantaggio dei pericolosi inceneritori; svendono il patrimonio pubblico; sono incapaci di ascoltare, dialogare e confrontarsi con le forme di partecipazione più vive e propositive che il territorio offre.</span><span style="font-size: 10pt; font-family: Arial; color: #222222;"></span></p>
<p style="background: none repeat scroll 0% 0% white;"><span style="font-size: 10pt; font-family: Georgia; color: #222222;">Nella stragrande maggioranza questi enti sono governati da forze politiche che si dichiarano di progressiste e/o di sinistra e anche da partiti sedicenti anticapitalisti. E in nome di una presunta governance dei fenomeni della globalizzazione prima e di un dovuto rigore nell’affrontare il debito pubblico oggi impoveriscono quella Democrazia fondata sulla Costituzione e figlia di quella Resistenza che proprio in Toscana ha visto una grande partecipazione della popolazione, fenomeno mai registrato altrove nell’Italia occupata dai nazifascisti.</span><span style="font-size: 10pt; font-family: Arial; color: #222222;"></span></p>
<p style="background: none repeat scroll 0% 0% white;"><span style="font-size: 10pt; font-family: Georgia; color: #222222;">Se oggi ad invadere e colpire duramente i diritti costituzionali, la sfera pubblica e privata dei cittadini e delle cittadine, le pratiche virtuose di partecipazione dal basso sono le politiche dell’austerità e del liberismo, NOI, gruppi, comunità, associazioni, comitati, centri sociali, movimenti … ci riconosciamo nell’obiettivo comune di liberare la nostra vita dall’oppressione dei più forti, del mercato, della finanza e della politica incapace di difendere e gestire il bene comune.</span><span style="font-size: 10pt; font-family: Arial; color: #222222;"></span></p>
<p style="background: none repeat scroll 0% 0% white;"><span style="font-size: 10pt; font-family: Georgia; color: #222222;">Per questo ci impegniamo a condividere analisi, conflitti sociali e mobilitazioni fondate sulle buone prassi di resistenza che pratichiamo quotidianamente sui territori in cui viviamo e operiamo. Le buone pratiche nella gestione dei rifiuti; la lotta per il rispetto del referendum sulla ripubblicizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici, a partire dal trasporto pubblico locale; il rispetto dei diritti dei lavoratori, dei detenuti, dei migranti e di chi soffre; la cura dei malati causati dall’inquinamento ambientale istituzionalizzato; la manutenzione del territorio contro la cementificazione e il contrasto alle grandi opere; le occupazioni di case e palazzi abbandonati in mano alla speculazione; la denuncia degli sprechi, del clientelismo e della corruzione; il rinnovamento della politica e della rappresentanza dal basso, la promozione della finanza critica fuori dai circuiti bancari e la costruzione di una nuova finanza pubblica e tutte quelle pratiche alternative in grado di rimettere al centro la persona e non il profitto di pochi sono al centro della nostra azione comune.</span><span style="font-size: 10pt; font-family: Arial; color: #222222;"></span></p>
<p style="background: none repeat scroll 0% 0% white;"><span style="font-size: 10pt; font-family: Georgia; color: #222222;">Per discutere di questo ti invitiamo<span> </span><strong>GIOVEDI 8 novembre all’incontro “Appello per una mobilitazione locale condivisa”</strong><span> </span>che si terrà dalle ore 16.00 alle 19.00 presso la sala Spazi Liberati della Palazzina Lorenese alla Fortezza da Basso all’interno della manifestazione Firenze 10+10.</span><span style="font-size: 10pt; font-family: Arial; color: #222222;"></span></p>
<p style="background: none repeat scroll 0% 0% white;"><strong><span style="font-size: 10pt; font-family: Georgia; color: #222222;">GIOVEDI 8 |<span> </span></span></strong><span style="font-size: 10pt; font-family: Georgia; color: #222222;">16.00-19.00:<span> </span><strong>Appello per una mobilitazione locale comune</strong></span></p>
<strong><span style="font-size: 10pt; font-family: Georgia; color: #222222;">VENERDI 9</span></strong><span><span style="font-size: 10pt; font-family: Georgia; color: #222222;"> </span></span><span style="font-size: 10pt; font-family: Georgia; color: #222222;">| 15.00-17.00:<span> </span><strong>Emergere dalla marginalità: storie ed economie di relazione<span> </span>a Firenze</strong><br /> <strong>VENERDI 9</strong><span> </span>|17.00-19.00:<span> </span><strong>Lavoro, precarietà, salute: le cause del disastro toscano<br /> SABATO 10</strong><span> </span>| 10.00-11.30:<span> </span><strong>La dissoluzione della mobilità in Toscana: grandi opere inutili e privatizzazioni</strong><br /> <strong>SABATO 10</strong><span> </span>|11.30-13.00:<span> </span></span><span style="font-size: 10pt; font-family: Georgia; color: #222222;"><strong><strong style="color: #222222; font-size: 13px; font-family: Georgia;">Urbanistica: svendita del patrimonio pubblico e riappropriazione sociale degli spazi</strong></strong><br /> <strong>SABATO 10</strong><span> </span>|15.00-17-00:<span> </span><strong>Acqua e Rifiuti: la riforma degli Ato tra accentramento, monopolio e lotte dal basso</strong></span&gt

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