Tav Torino-Lione bocciata dalla Corte dei Conti francese, De Zordo e Alberici: "Ora l’Italia fermi il progetto".

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2012-11-06 15:39:31

><span style="font-family: georgia,serif;"><br /><span style="color: #ff0000;"><strong>Tav Torino-Lione bocciata dalla Corte dei Conti francese, De Zordo e Alberici: "Ora  l’Italia fermi il progetto".<br /> Previsioni di spesa aumentate da 12 a 26 miliardi di euro. E non basteranno.<br /><br /></strong><span style="color: #000000;">"Finalmente vengono denunciati anche da parte di enti pubblici come la Corte dei Conti francese i motivi per cui la Tav Torino-Lione è un inutile e dannoso spreco di denaro pubblico." Lo dichiarano la capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo e la consigliera al q5 Adriana Alberici che aggiungono: "Innanzi tutto il progetto è del tutto anacronistico: nato più di 20 anni fa (1991) con una previsione di transito merci che si è poi rilevato totalmente sovrastimata fino alla drastica riduzione dei flussi all’inizio degli anni 2000. Oggi gli studi dicono che l’attuale linea Torino-Lione è più che sufficiente e lo sarà almeno fino al 2035."<br /> <br />"Se poi parliamo dei costi- continuano le consigliere De Zordo e Alberici – si capisce come sia inaccettabile insistere a voler mandare avanti il tunnel: partito con una stima di 12 miliardi nel 2002, si è passati a 20 miliardi nel 2009 e oggi a una previsione di spesa di 26 miliardi di euro. Un costo che è destinato a aumentare ulteriormente se si dovesse procedere coi lavori, come ci insegnano le precedenti esperienze italiane dei lavori su altri tracciati di linee Alta Velocità anche meno problematici di questo."<br /> <br />"Altro elemento che spinge fortemente all’abbandono del tunnel ha a che fare con l’impatto ambientale, i problemi geologici e l’autodeterminazione delle popolazioni che si vedono espropriate del proprio territorio in nome di una grande opera inutile." commentano le consigliere.<br /> <br />"Troviamo che sia assolutamente immorale, a maggior ragione in un momento di crisi economica in cui si chiedono sacrifici ai cittadini, si aumentano le tasse e si riducono i servizi, sperperare denaro pubblico che, come ben insegna chi si occupa dell’architettura finanziaria delle grandi opere come Ivan Cicconi, va a aumentare a dismisura un debito pubblico occulto che tutti noi saremo poi chiamati a pagare. Gli  Amministratori, locali e non, si fermino e non insistano a mandare avanti progetti come questo (e come l’inutile tunnel sotto Firenze). In caso contrario verranno ritenuti responsabili dei danni provocati da questa scelta. Siamo ancora in tempo a fermare questa follia, e nessuno potrà dire di aver perseverato nell’errore a sua insaputa."  Concludono le due consigliere di perUnaltracittà.<br /> </span><strong><br /><br /></strong></span></span>

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