A chi serve oggi la terza corsia A1 tra Firenze sud e Incisa?

terzacorsiaIl giorno 26 giugno si è tenuta, presso il Circolo Ricreativo dell’Antella, un’assemblea organizzata dal Gruppo Consiliare Per Una Cittadinanza Attiva per discutere insieme alla popolazione e ai rappresentanti delle forze politiche e ambientaliste invitate nell’occasione, sulla necessità di procedere all’inizio dei lavori per la realizzazione della terza corsia autostradale da Firenze–Sud a Incisa.

La questione era già stata sollevata durante il Consiglio comunale del 25 marzo scorso quando la società Autostrade fu invitata a relazionare sullo stato d’avanzamento delle procedure di esproprio in atto e sui progetti dei tre lotti in cui è suddiviso l’intervento.
In quell’occasione la consigliera del nostro gruppo, Beatrice Bensi, sollevò non poche perplessità sulla necessità di realizzare la terza corsia autostradale da Firenze–Sud a Incisa nei tempi previsti considerando che dopo la realizzazione a tre corsie del tratto Fi-Sud/Fi-Nord, i rallentamenti da a e per Incisa non si verificano mai. Si potrebbe obbiettare che sia dovuto alla riduzione del traffico in Italia che in questo periodo di crisi si aggira intorno al 34%, ma i dati economici ci dicono che non ritornerà sui livelli di crescita precedenti se non prima di 10 anni.

Questi riscontri oggettivi autorizzano a ritenere che possano esserci tutte le condizioni per chiedere quanto meno una ragionevole moratoria dell’inizio lavori evitando di anticipare inutilmente i disagi per le popolazioni interessate senza considerare che alla fine in quel tratto la terza corsia possa essere non solo dannosa sul piano ambientale ma del tutto inutile.

Già a suo tempo, nel 2005, le osservazione al progetto redatte da Comitati, Partiti, Associazioni ambientaliste e privati cittadini avevano espresso contrarietà a realizzare la terza corsia con i criteri del Decreto Lunardi del 22 Aprile 2004 in attraversamento di un’area antropizzata e caratterizzata da un raffinato paesaggio collinare ribadendo anche l’assurdità nel continuare a considerare questa arteria come l’unica per il collegamento nord-sud del traffico su gomma senza pensare a un piano dei trasporti che prevedesse il treno e le autostrade del mare nel futuro dell’Italia. Si ricorda che nel periodo ante crisi l’80% del traffico era costituito da mezzi pesanti con oltre 100.000 transiti giornalieri.

L’Assemblea ha riconfermato tutte le contrarietà suddette aggiungendo che oggi si rischia veramente di realizzare un’opera inutile sottoponendo la popolazione a disagi decennali magari con il rischio che si realizzino solo i lotti già progettati. Non vorremmo infatti che i lavori non iniziassero mai per il terzo lotto con progetto ancora da approvare come quello più costoso comprendente la galleria del San Donato.

Altro aspetto critico è costituito dal fatto che nel frattempo l’interfaccia per la società Autostrade è passata dall’ANAS direttamente al Ministero dei Trasporti che ovviamente potrebbe avere anche altre visioni riguardo a questo tratto, mettendo insieme aspetti economici e priorità infrastrutturali che non sono certamente costituite dalla terza corsia tra da Firenze Sud a Incisa. Insomma in un contesto di incertezza totale l’Assemblea, in mancanza di un interessamento diretto delle istituzioni a esplorare questi aspetti, ha deciso di redigere due lettere: una da inviare subito al Ministero dei lavori pubblici. e per conoscenza alla Regione Toscana e un’altra al Sindaco del Comune di Bagno a Ripoli.

Con il primo documento si intende incalzare il Ministero dei Trasporti per conoscere lo stato dell’arte del progetto esecutivo ormai fermo da oltre un anno presso i suoi organi competenti, evidenziando che se i motivi di tale stallo fossero quelli da noi prospettati, i cittadini auspicherebbero quantomeno una moratoria dei lavori con successivi step di verifica. Il secondo per sollecitare l’Amministrazione Comunale a fare lo stesso, coinvolgendo in un contesto più ampio anche le altre Amministrazioni locali interessate per mettere un punto fermo sul fatto che fino alla definizione esecutiva dei progetti di tutti e tre i lotti non si dia inizio ai lavori ed in ogni caso il lotto da cui iniziare sia quello comprendente la galleria del San Donato.

*Il Gruppo per una Cittadinanza Attiva Bagno a Ripoli