L’associazione onlus Orti Collettivi Autogestiti nasce dalla volontà di un gruppo di studenti della facoltà di Agraria di avvicinare il mondo naturale alla città, con tutti i benefici che esso comporta, tramite la creazione di orti urbani gestiti collettivamente. Lo scorso anno, grazie agli stimoli ricevuti dalle collaborazioni con la rete Genuino Clandestino e con l’assemblea Terra Bene Comune (esperienza sfociata poi nella splendida realtà di Mondeggi Bene Comune), abbiamo deciso di creare un’associazione per dare una forma alle idee e poter avere un campo d’azione più ampio. Oltre al lavoro strettamente agricolo, il progetto rappresenta un’azione politica ed un’attività sociale, per far fronte alla disgregazione sociale e all’individualismo dilagante.
L’associazione si propone di prendere in gestione alcune aree verdi della città sottraendole ad incuria ed abbandono, attraverso la coltivazione di un orto sociale gestito da chiunque voglia partecipare. Vogliamo dimostrare quanto la pratica dell’autogestione sia alla portata di tutti e porti importanti benefici al quartiere ed alle persone.
L’orto collettivo è un punto d’ incontro e di scambio di conoscenze, un luogo di aggregazione sociale, dove poter promuovere pratiche di condivisione e collaborazione. E’ uno spazio didattico per grandi e piccini dove poter conoscere i ritmi della natura e della vita. E’ un’agorà dove si trattano argomenti quali l’ecosostenibilità, l’autoproduzione e l’autodeterminazione alimentare. In un mondo globalizzato, dove i prodotti agricoli sono spostati da una parte all’altra per far girare l’economia e tener in vita un sistema capitalista che distrugge l’ambiente e la società, anche il modo in cui fai la spesa è un’azione politica. Con l’orto urbano diamo un sostegno ed un impulso alla filiera corta e all’autoproduzione alimentare, anche dove la campagna non esiste più da anni.
Lottiamo contro la concezione di agricoltura industriale, che insegnano anche all’università, che vede l’ambiente solamente come una risorsa da sfruttare anziché un delicato ecosistema da preservare. Con l’apparente semplicità di coltivare un orto sviluppiamo la conoscenza ed il rispetto per esso.
Il tipo di agricoltura che pratichiamo è quella Sinergica, che oltre ad essere un metodo biologico e ad impatto zero, rispecchia l’idea che abbiamo di una società giusta. Infatti uno dei concetti su cui si basa il metodo sinergico è quello di “consociazione” fra le piante, ovvero, le colture vengono seminate o trapiantate su un cumulo di terra (“bancale”) tutte insieme (seguendo alcuni schemi e tabelle) senza la classica divisione in aree dell’orto. In questo modo le colture si aiutano a vicenda, per esempio alcune rilasciano particolari nutrienti nel terreno sviluppando microrganismi favorevoli, altre allontanano gli insetti dannosi.
Dal 9 maggio abbiamo iniziato la gestione del primo orto nel parco di San Salvi. Il parco dell’ex manicomio fiorentino si presta molto ad un progetto di recupero ed autogestione della terra, vi invitiamo quindi a visitare l’orto e a partecipare alle assemblee di gestione, tutti i lunedì alle 17.30 nel parco di San Salvi.
Contatti: www.facebook.com/OrtiCollettiviAutogestiti e/o orticollettiviautogestiti@gmail.com