Nuovo aeroporto di Firenze, un aereo su cinque passerà sopra la città ma i fiorentini non devono saperlo

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Lorenzo Bigagli, ricercatore che ha fondato e cura il sito di informazione, partecipazione e coordinamento tra cittadini Piana Sana ha prodotto un interessantissima simulazione su cosa accadrà ai quartieri di Rovezzano, Coverciano, Campo di Marte, Le Cure, Ponte Rosso, Rifredi, Piazza Dalmazia, Firenze Nova una volta che sarà costruita la nuova pista dell’aeroporto di Peretola. Un aereo su cinque, in buona parte più grandi degli attuali, sorvolerà a pochi metri le case di decine di migliaia di fiorentini. Ecco la simulazione sul canale YouTube di Piana Sana.

https://www.youtube.com/watch?v=WVpc9IivPf4

Sorprende che questa simulazione – fatta utilizzando i dati ufficiali del misconosciuto Rapporto Ambientale redatto dalla Regione Toscana con i numeri forniti da Aeroporto di Firenze spa – debba arrivare da un privato cittadino che mette a disposizione di tutti le sue competenze.

Sorprende che non siano state le amministrazioni pubbliche a fare un’azione di informazione capillare prima di compromettere la sicurezza e la tranquillità di tutta la città. Ecco il video, guardatelo attentamente e fatelo conoscere.

Per approfondire il tema della nuova pista dell’aeroporto vi consigliamo vivamente di leggere il sito Piana Sana e, appena pubblicato, il nostro articolo a firma di Paolo Baldeschi intitolato Il nuovo aeroporto di Firenze e il sistema di aggiramento delle regole

Qui è possibile firmare la petizione lanciata da Piana Sana per uno studio indipendente sugli effetti della nuova pista.

Ecco il video commento di Lorenzo Bigaglipianasanasupistafirenze

Con poco più di un milione e mezzo di abitanti, l’area metropolitana di Firenze, Prato e Pistoia è la zona più densamente popolata della regione Toscana. Firenze è l’ottavo comune italiano per popolazione e ha la densità più alta di tutto il Centro Italia, Roma compresa.

Qui si vuole costruire il nuovo aeroporto di Firenze, con una pista di 2.400 metri in direzione sud-est nord-ovest.

E’ previsto che la maggior parte dei movimenti aerei di atterraggio e decollo interesseranno il lato nord-ovest della pista, cioè la parte di Prato. Tuttavia, per le condizioni meteo e altri imprevisti, si stima che circa il 19% dei movimenti, in pratica uno su cinque, avverranno dalla parte di Firenze.

Questo risulta da un rapporto approvato ufficialmente dall’amministrazione regionale Toscana, che riporta dati dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC), forniti all’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPAT), dalla società Aeroporto di Firenze (AdF).

Una tabella riporta dettagliatamente i movimenti al giorno previsti in direzione di Firenze. Si tratta di circa 12 decolli e 14 atterraggi, cioè in media un passaggio ogni tre quarti d’ora, dalle sei a mezzanotte, tutti i giorni. E’ come dire che per due mesi e una settimana l’anno il nuovo aeroporto opererà verso la direzione sud-est, con in media un volo ogni otto minuti su numerosi quartieri residenziali di Firenze.

Ipotizzando una traiettoria di atterraggio standard, gli aerei si allineeranno alla pista più o meno sopra Rignano sull’Arno, a una ventina di chilometri di distanza e a un’altezza di poco più di 1000 metri. Poi scenderanno di circa 50 metri a chilometro, sui quartieri Campo di Marte e Rifredi.

Il video mostra il punto di vista di un pilota, evidenziando paesi, scuole, asili e l’altezza da terra degli aerei.

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9 commenti su “Nuovo aeroporto di Firenze, un aereo su cinque passerà sopra la città ma i fiorentini non devono saperlo”

  1. Allora forza, e coraggio, con il treno-shuttle, da Sta. Ma. Novella al aereoporto Leonardo da Vinci, nonostante sia a Pisa e le istallazioni vadano completamente rifatte. Avanti tutta

  2. Gianluca Salvadori

    E’ una immensa fesseria! Le variabili sono infinite. Una per tutte: se il vento spira da nord est i decolli avverranno in quella direzione e, data l’orografia, la prima virata sarà a destra cioè sopra la città con i motori al massimo. Per non parlare poi della “contingency” (la procedura con un motore in avaria) o delle “visual procedures”. Potenziare la Fi-Pi-Li e la linea ferroviaria costerebbe la metà e salverebbe Firenze dal disastro!

  3. fabio salbitano

    Già ora le operazioni di decollo e atterraggio da e per Pererola sono estremamente impattanti: faccio lezione -università- a Quaracchi, nella fascia di linea di manovra in entrata ed uscita degli aerei su peretola e in media due volte all’ora, in relazione al traffico aereo siamo costretti a sospendere per qualche minuto le comunicazioni per il rumore generato dai vettori. Un piccolo e probabilmente insgnificante e ininfluente esempio d’impatto di un aeroporto al centro di un’area densamente abitata e in crescita urbana continua. Una nuova pista in direzione SE-NO con conseguente aumento del traffico e della dimensione (= rumore) degli aerei sarebbe devastante per l’inquinamento acustico della città. La soluzione navetta per Pisa era già ottima venti anni fa ma è stata volutamente accantonata e osteggiata (i treni diretti SMN – Pisa Aeroporto sono stati praticamente soppressi) nel gioco di potere e di soldi connessi con lo sviluppo dell’Amerigo Vespucci di firenze. Aeroporto tra l’altro collegato malissimo con il centro storico, nonostante la vicinanza, in assenza di una linea veloce su rotaia e affidata a bus navetta in attesa della fantomatica tramvia. Con grande goduria della ‘casta’ dei tassisti fiorentini

  4. Lo smog c’è comunque … quindi ok pista nuova
    Aumento valore osmannoro quindi top pista nuova
    Più posti di lavoro quindi go pista nuova
    Più turisti quindi ok pista nuova
    Più sicurezza di adesso quindi ok new pista

  5. Sono sempre stato contrario anche all’aeroporto attuale a Firenze. La distanza tra la nostra città e il Galileo Galilei di Pisa è irrisoria e basterebbe una linea ferroviaria efficiente per renderlo comodamente accessibile anche dai fiorentini. Una pista d’atterraggio come quella prospettata, voluta da partiti e gente ignorante, condizionerà con l’inquinamento di scarichi ed acustico questa città fragile da ogni punto di vista. Non ci sono parole per esprimere l’incoscienza delle nostre classi dirigenti.

  6. Dei 55 atterraggi e 58 decolli verso Prato ne vogliamo parlare? Penso che probabilmente vedremo più aerei che nuvole…potenziare navetta per Pisa in tutti i modi secondo me è la miglior soluzione possibile

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