Pubblichiamo un appello di Fiorile, associazione attiva a San Gimignano che si sta battendo contro la privatizzazione di un importante settore della città storica. Il destino dell’ex Carcere, già convento di San Domenico, oggi di proprietà di Comune e Regione Toscana, è oggetto di un bando comunale per la «concessione in project financing del risanamento e della valorizzazione del complesso immobiliare San Domenico».
La concessione – settanta anni a titolo gratuito! – consegna in mano privata 17.000 metri quadri di superficie fondiaria all’interno della cinta muraria. Per oliare la macchina, la giunta ha previsto che ben il 35% dei 7.400 mq di SUL sia da destinarsi ad attività “turistico-ricettiva”: destinazione d’uso che potenzia il processo di turistificazione già in atto e che strizza l’occhio alla speculazione immobiliare.
Adibire viceversa un edificio pubblico ad usi collettivi e aggreganti, a residenza pubblica, ad accoglienza non mercificata rivolta a migranti e senza casa, potrebbe fornire le basi per il ripopolamento del centro città, per il reimpossessamento dell’«anima civica», per la liberazione dall’industria pesante del turismo globalizzato, estrattivo, colonialista.
(i.a.)
Siamo un’associazione di San Gimignano, e siamo impegnati a studiare i problemi della città. Tra questi, oltre al fenomeno dell’overtourism, la città si trova di fronte a un processo di privatizzazione di fatto dell’ex Carcere. Già convento di San Domenico, il complesso è situato all’interno della cinta muraria e che occupa un decimo della superficie dell’intero centro storico.
Oggetto di un lungo contenzioso con il Demanio, che già negli anni ’90 voleva venderlo per farne un resort, l’ex Carcere è stato alla fine “conquistato” da Comune e Regione Toscana, ed è stato il primo caso italiano di applicazione della legge sul federalismo demaniale.
Dopo decenni di battaglia per il riuso e il recupero per la città di quell’enorme polmone (progetto che aveva una finalizzazione tutta pubblica, con spazi per le associazioni, botteghe artigiane, luoghi di socializzazione, etc), negli ultimi tempi l’Amministrazione Comunale (in scadenza di mandato la prossima primavera) ha pubblicato bandi di project financing che smentiscono tutto il lavoro fatto finora. Si tratta di una concessione per 70 anni a titolo gratuito.
La privatizzazione di quel bene rappresenta un pericolo per l’intera città, per l’equilibrio già fragile del suo centro storico, e impedisce soluzioni possibili ai tanti problemi che ne compromettono la vivibilità: spopolamento, rete commerciale sempre più “turistica”, caro prezzi sia nel residenziale che nel commerciale, mancanza di spazi fruibili da associazioni e cittadini, etc.
San Gimignano è un sito Unesco: le trasformazioni che ne stravolgono l’assetto fisico e sociale non riguardano esclusivamente i residenti, ma anche i turisti e gli studiosi che ne apprezzano le ricchezze ambientali e artistiche.
Si tratta di una questione urgente. Abbiamo bisogno di accendere le luci su questa triste vicenda. Il bando di gara per la concessione dell’ex Carcere è in scadenza: 11 gennaio 2018. Per questo abbiamo appena pubblicato un appello che vi invitiamo a sottoscrivere.
*Fiorile-per un’altra città
Questo il testo dell’appello:
Qui si trovano alcuni interventi sul tema:
https://fiorilesangimignano.wordpress.com/2018/11/12/la-gabbia-dorata/
https://fiorilesangimignano.wordpress.com/2018/12/04/perche-il-san-domenico-e-cosi-importante/
Fiorile
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