Con i portuali genovesi: porti chiusi alla guerra ed aperti ai migranti

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Secondo le ultime indiscrezioni, la nave saudita Yanbu, carica di armamenti che saranno con ogni probabilità utilizzati nella guerra in Yemen, arriverà nel porto di Genova martedì 18 in prima mattinata.

Contrariamente ai desiderata dell’armatore saudita e delle autorità italiane, la Yanbu troverà però sulle banchine del capoluogo ligure un nutrito ed agguerrito numero di contestatori. A guidare le proteste i portuali genovesi ed il Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali (CALP). Le ragioni della mobilitazione sono semplici. Sul lato formale, sussiste l’evidente violazione della legge 185/90, che vieta il transito sul suolo italiano di armamenti diretti verso teatri di guerra. In maniera più sostanziale, i lavoratori del porto di Genova non vogliono essere complici delle atrocità commesse dalla coalizione a guida saudita nel devastante conflitto scatenato in Yemen, così come di qualsiasi altra guerra combattuta altrove. Come ogni conflitto ci insegna, sono gli interessi del capitale a generarlo, ma sono della nostra classe i morti.

È il momento di far giungere una solidarietà attiva e concreta ai portuali genovesi. Invitiamo chiunque abbia le possibilità ed i mezzi ad organizzarsi per raggiungere il capoluogo ligure nelle prime ore della mattina di martedì. L’impossibilità al momento di avere una data certa sull’arrivo della nave rende impervio organizzare pullman dalla Toscana. Ognuno è chiamato a coordinarsi in maniera autonoma e all’interno della propria organizzazione.

Invitiamo tutti coloro che non potranno essere presenti a Genova a produrre striscioni in solidarietà con i portuali, come peraltro già fatto da alcuni studenti fiorentini e da molti compagni in varie parti d’Europa. Sui luoghi di lavoro, inoltre, delegati sindacali e lavoratori sono chiamati a fare pressioni sui propri sindacati di appartenenza per giungere ad iniziative di sensibilizzazione alla lotta dei portuali genovesi e per mostrare loro vicinanza con comunicati e dichiarazioni di sostegno.

Tutte le foto e gli attestati di solidarietà possono essere inviati direttamente alla pagina facebook del Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali. Come più volte ribadito da loro, la guerra comincia qui. Ed è tempo di fermarla.

*Gianni Del Panta

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Gianni Del Panta

Gianni Dal Panta, studioso e attivista politico, è autore di "L'Egitto tra rivoluzione e controrivoluzione. Da piazza Tahrir al colpo di stato di una borghesia in armi" (Il Mulino, 2019).

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