In 10.000 alla passeggiata rumorosa❤️ Per Giulia e tuttə lə altrə

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Ci arriva la notizia che il sindaco di Firenze, Dario Nardella, fosse in piazza ieri sera per la passeggiata rumorosa. La piazza di ieri è stata un momento di autodeterminazione e affermazione politica necessario in un momento in cui le donne e le persone LGBTIAQ+ continuano a morire di morte violenta, in casa, in strada, sui posti di lavoro. Non è il momento dei proclami, è il momento di ascoltare e operare ognun3 secondo le proprie responsabilità istituzionali e politiche nelle sedi deputate a farlo. Tutto l’anno, non solo nel momento di un caso mediatico.

Non ci interessano passerelle elettorali nè promesse. Non ci bastano le panchine rosse, nè tantomeno i proclami. Ricordiamo molto bene quando il 9 marzo 2022 il Comune ha avallato la rimozione col flessibile di lucchetti e panuelos contro i femminicidi in Piazza SS Annunziata. O quando il Consiglio Regionale ha approvato lo stanziamento di 200.000 euro ai pro-life. O come gli spazi e le voci antagoniste di questa città vengono silenziate, sgomberate, massacrate ogni giorno. A Firenze risorse e investimenti nel settore dell’anti-violenza sono del tutto insufficienti, e solo qualche mese fa la Rettrice dell’Università negava gli spazi per un’assemblea

nazionale sul tema della violenza e i femmicidi, circondata dal silenzio assordante delle istituzioni di questa città.
La piazza di ieri, e la risposta femminista alla violenza patriarcale viene dal basso, non ha bandiere, nè fiducia nelle istituzioni. Pretendiamo un cambiamento radicale. Quando le istituzioni di questa città e di questo Paese si impegneranno in una risposta reale e strutturale al fenomeno della violenza, sarà rispondere al proprio dovere, e in ogni caso con un ritardo imperdonabile.
Per Giulia e per tuttə non un minuto di silenzio, ma distruggiamo tutto

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Quando si sono perse le tracce di Giulia Cecchettin lo sapevamo tutt3 cosa era successo. Lo sappiamo in ogni volta che torniamo a casa a passo svelto, raso al muro, ogni volta che stringiamo le chiavi di casa come un’arma, ogni volta che mandiamo la posizione a unə amicə a un appuntamento, ogni volta che pesiamo le parole per lasciarlo o per rifiutarlo. Lo sappiamo ogni volta che un giornale dipinge il ritratto del “bravo ragazzo” forse un po’ geloso”. Lo sappiamo a ogni molestia verbale, a ogni intimidazione.

Lo sappiamo perché i femminicidi e i transicidi dall’inizio dell’anno sono stati più di 100.

 

Noi ci stringiamo nella nostra rabbia, mentre il governo parla di testa sulle spalle, di condotta morale e inasprimento delle punizioni. NOI VOGLIAMO UNA PRESA DI COSCIENZA TRANSFEMMINISTA, educazione sessuo-affettiva nelle scuole, rafforzamento dei centri anti-violenza e dei consultori.

Il 25 NOVEMBRE scendiamo in piazza anche per giulia Cecchettin scendiamo e invaderemo le STRADE DI ROMA E MESSINA.

TORNIAMO MAREA, E SE NON SARÀ PER AMORE SARÀ PER RABBIA.
#nonunadimeno
#transfemminist3ingovernabili #25N

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